Incidente mortale nella tarda serata a Locara, la vittima è un 40enne di Chiampo

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Un’auto distrutta, praticamente disintegrata, nessuna speranza di di salvare l’automobilista che si trovava al volante e solo all’interno dell’abitacolo. Incidente mortale ieri sera di poco al di là del confine tra le province di Vicenza e Verona, in località Locara di San Bonifacio, con un vittima un uomo originario di Arzignano e residente a Chiampo secondo le prime informazioni disponibili.

L’automobilista deceduto tra le lamiere della propria auto, una Ford Focus, è un 40enne vicentino, la cui identità completa sarà resa nota nelle prossime ore. A darne notizia sono stati per primi stamattina i giornali locali del Veronese, indicando come le 23 circa di giovedì sera l’orario in cui è avvenuta la tragica uscita di strada.

Si tratterebbe di un incidente avvenuto in maniera autonoma, senza il coinvolgimento di altri mezzi. Almeno questo è apparso chiaro ai soccorritori che si sono imbattuti subito in uno scenario non facile, con il 40enne immobile sul posto di guida al loro arrivo per le gravi lesioni riportate nel ribaltamento del veicolo, finito in un fossato adiacente alla strada regionale 11. Il 40enne vicentino era diretto proprio verso Vicenza, probabilmente di rientro verso la sua casa arzignanese.

Oltre alla squadra medica d’emergenza inviata sul posto dal Suem 118 sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno collaborato per estrarre l’automobilista dall’abitacolo e per recuperare la Ford Focus incidentata. Prima di finire nel fossato sembra che il veicolo si sia scontrato con un albero, uno degli alberi che costeggiano la sede stradale, dando il via a una carambola che non ha lasciato spazio all’uomo al volante.

Le iniziali della vittima dono E.B., riportate dalla testata veronese “L’Arena”. Si tratta di un uomo sposato con figli piccoli. L’automobilista sarebbe morto sul colpo, con i pompieri che hanno affrontato il difficile compito di estrarre il corpo senza vita dell’uomo da un groviglio di lamiere. Gli operatori giunti dal distaccamento di Caldiero hanno lavorato a lungo per riuscirci, per poi affidare la salma a una agenzia di pompe funebri.