“Terrestri” torna all’Astra con il giovane talento Nicolò Sordo e il suo “Ok boomer”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

“Il testo nasce da un fatto vero. Cerco sempre di fare cose che nascono da fatti che mi riguardano”. Scritto e interpretato dal giovane talento Nicolò Sordo, sul palco con Filippo Quezel, con la regia, le scene e l’adattamento del testo curati da Babilonia Teatri, OK BOOMER anch’io sono uno stronzo è il nuovo spettacolo coprodotto da La Piccionaia in scena questa sera venerdì 20 gennaio alle 21 al Teatro Astra di Vicenza, dopo il debutto al Romaeuropa Festival.

“Volevo fortemente scrivere un testo politico, che si rifacesse alla tradizione del teatro tedesco – spiega Nicolò sordo –  dando voce a personaggi e luoghi che di solito nella scena teatrale italiana non trovano molto spazio: ho raccontato un sabato pomeriggio al centro commerciale e ho portato l’azione e la narrazione alle estreme conseguenze. Ho scritto “Ok Boomer. Anch’io sono uno stronzo” perché avevo voglia di parlare del consumismo, della nostra condizione di privilegiati e di come mi sento io (già si evince dal titolo). Il centro commerciale di cui parlo è a pochi passi da casa mia. I personaggi sono persone vere sotto falso nome e li conosco tutti. Alcune cose che ho scritto le hanno fatte, altre avrebbero voluto tanto farle”.

Terrestri, la rassegna serale curata dal Centro di Produzione Teatrale La Piccionaia per il Comune di Vicenza riparte quindi con il racconto di un sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi di un centro commerciale, dove ladruncoli di ogni genere prendono d’assalto tutto ciò che gli capita a tiro. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano immigrati irregolari ridotti in schiavitù. Un manipolo di eroi improvvisati cerca disperatamente di salvarli, ma solo per salvare sé stessi e le proprie esistenze mediocri.

“Tanti anni fa mia madre lavorava per una catena di negozi di sport – spiega ancora Nicolò Sordo – dove il sabato praticamente tutti quelli che entravano venivano solo a rubare e nessuno comprava niente. Da questo fatto ho scritto questo testo che parla del consumismo, del capitalismo e anche del ruolo delle persone giovani che hanno poca voce”.
La coproduzione di La Piccionaia, Romaeuropa Festival e Fondazione Sipario Toscana mette in scena il testo vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” 2021.
“Non potevamo non dare ascolto e spazio a Nicolò Sordo, che con i suoi testi ci restituisce la fotografia di due generazioni a confronto in uno spaccato di realtà nel quale è facile specchiarsi”, conclude Sergio Meggiolan, co-direttore artistico La Piccionaia. “Per produrre e generare innovazione è necessario creare un ambiente favorevole alla circolazione di idee: proprio da questa vocazione nasce il progetto che vede il contributo artistico di Babilonia Teatri, che con la loro potente visione sono riusciti a dare forma alle parole di Nicolò Sordo”.