Ladro seriale incendiava i mezzi usati per i colpi: incastrato dalle impronte

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Furti nelle attività dei rivenditori di materiale edili, la fuga sui furgoni che poi per divertimento venivano dati alle fiamme. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri in uno spicchio di territorio compreso fra Torri di Quartesolo, Montegalda e Grumolo delle Abbadesse.
Sui furti a raffica hanno indagato i carabinieri, stringendo alla fine il cerchio attorno a un 23enne senza dimora e con precedenti di polizia, Massimo Tecchio. I militari pensavano di trovarsi di fronte a un classico sistema di estorsioni e la cosa risultava non poco preoccupante, in quanto delineava scenari che potevano aver a che fare con la criminalità organizzata.
Man mano che procedevano con le indagini, furto dopo furto, le verifiche i carabinieri hanno trovato invece una realtà ben più banale, ma non meno preoccupante, sotto altri punti di vista.
Tecchio infatti, secondo quanto raccolto dagli inquirenti, si è reso protagonista fra settembre e novembre di almeno 15 colpi in attività di rivendita di materiali per l’edilizia, in particolare nella zona artigianale di Torri di Quartesolo. Ciascun furto si concludeva con la sottrazione di un furgone, col quale il 23enne si dava alla fuga, per poi incendiarlo (il 23enne ha precedenti per piromania).
Sei gli autocarri rubati, 4 quelli incendiati, 40mila euro il valore tra furgoni e merci rubata. A tradire il ladro – che è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, riciclaggio e reiterazione del reato – son state le riprese dalle telecamere di videosorveglianza e le impronte lasciate sui furgoni rubati da alcune aziende e poi incendiati. Ora gli accertamenti stanno proseguendo al fine di individuare eventuali complici.