Motociclista deceduto a Motta: Dejan lascia tre bambine e la moglie. Funerale in Serbia

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Nel riquadro la vittima Dejan Dabic. Aveva solo 43 anni da compiere ed era un grande appassionato di due ruote

Ha lasciato un vuoto incalcolabile e incolmabile in una famiglia di Torri di Quartesolo il terribile schianto che domenica è costato la vita a un papà di 43 anni, padre di tre figli tutti minorenni. Si chiamava Dejan Dabic il motocilista rimasto esanime sull’asfalto all’altezza di Motta di Costabissara nel giorno di Ferragosto.

Era uscito di casa in sella alla sua Honda Cbr 900 ed era  andato a farsi un giro in solitaria nel giorno di festa, mentre la moglie e le tre ragazze di 11, 13 e 15 erano rientrate per una breve vacanza in Serbia, madrepatria della vittima che ormai da una ventina d’anni si era trasferita per motivi di lavoro in Veneto, stabilendosi nell’hinterland berico. Costruendosi pazientemente una posizione professionale e, soprattutto, una famiglia illuminata dai sorrisi di tre bambine ora costrette a crescere senza il loro papà.

Dejan era nato nel 1978 ma non aveva ancora compiuto 43 anni. Per lui non c’è stato nulla da fare dopo la perdita di controllo della motocicletta, per cause al vaglio della polizia locale dopo lo schianto su un palo dell’illuminazione pubblica. Un impatto violento, in scivolata, contro cui nulla hanno potuto opporre le protezioni che indossava. Per l’operaio qualificato i soccorsi del 118 sono stati celeri ma altrettanto rapidamente si è dovuto desistere dalle manovre di rianimazione.

L’incidente stradale  si è verificato alle 13 in località Motta di Costabissara, all’altezza della rotatoria di recente costruzione, lungo la strada provinciale Sp46 del Pasubio, all’imbocco dell’intersezione con via IV Novembre. La meta dove era diretto rimarrà un mistero, anche se forse dopo il pranzo aveva deciso di salire i tornanti verso i monti dell’Altovicentino in cerca di refrigerio. Purtroppo, il 42enne serbo ha percorso solo pochi chilometri dalla sua abitazione di Torri, trovando la prematura morte che ha gettato nello sconforto la moglie e le figlie ancora piccole, subito ripartite per tornare in Italia e affrontare la disgrazia e le pratiche conseguenti. La salma sarà rimpatriata a Smeredevo, la sua città d’origine, dove verrà celebrato il funerale nei prossimi giorni.

Il lutto ha coinvolto sin da ieri la cittadina dove la famiglia risiede e dove le giovani studenti frequentano le scuole comunali, con la comunità e l’amministrazione a garantire supporto e conforto in futuro a chi ha il cuore spezzato per la grave perdita di un marito e di un padre. Dejan Dabic era un grande appassionato delle due ruote nel poco tempo libero che non trascorreva con le figlie dopo il lavoro in un’azienda della zona, tanto che proprio come immagine di un suo profilo social aveva scelto la stessa moto con in sella le tre sue “stelle” sorridenti, oggi un triste ricordo.