Truffa dello specchietto, una giovane donna di Quinto non ci casca: due i denunciati

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Uno specchietto laterale di un'auto (immagine d'archivio)

Non l’hanno fatta franca stavolta due “furbetti”, dopo aver tentato di raggirare una 33enne di Quinto Vicentino con l’ormai assodata tecnica della truffa dello specchietto retrovisore. Indagati in stato di libertà un 47enne padovano (A.L. le iniziali, di Rubano) e un giovane di Breganze (H.I.) di appena 18 anni. I due martedì scorso avrebbero tentato di gabbare l’automobilista nei pressi dello svincolo per Torri di Quartesolo sulla tangenziale Est a Vicenza, convincendola a pagare loro 300 euro per il presunto danno a seguito di impatto – mai avvenuto nella realtà – tra le rispettive vetture.

Un risarcimento non dovuto che la giovane donna ha acconsentito solo apparentemente di corrispondere per evitare che gli animi si scaldassero, chiamando in aiuto il padre attraverso il proprio smartphone. Una condotta astuta, di fronte ai due uomini che con fare minaccioso pretendevano subito la consegna della somma richiesta, accettando dal canto loro di recarsi al bancomat più vicino per “chiudere la questione” senza l’interessamento di compagnie assicuratrici. La presenza imprevista del padre della vittima della tentata truffa allo sportello ha fatto desistere i due truffatori in potenza, dileguatisi alla chetichella salvo poi essere rintracciati e identificati dalle forze dell’ordine una volta sporta denuncia.

A indagare sui due sospetti, che potrebbero essere implicati in analoghi episodi segnalati nelle scorse settimane in provincia di Vicenza, i carabinieri della stazione di Camisano.