Traffico di uccelli da richiamo: maxi operazione dei Forestali trentini, anche nel vicentino

Sono sostanzialmente due le aree e le organizzazioni al centro delle indagini: un sodalizio trentino, indirizzato alla raccolta diretta di nidiacei nell’area del Burgraviato (Val Venosta, Val dell’Adige e Merano), con ricettazione della refurtiva presso un grosso allevatore bresciano; una seconda organizzazione, capeggiata da trevigiani e friulani, particolarmente attiva nell’importazione di uccelli nidiacei catturati da altre organizzazioni estere e rivolta allo smistamento degli uccelli nel nord e centro Italia. Il numero di uccelli trafficati si stima in circa 20 mila, con un danno al patrimonio indisponibile dello Stato stimabile in centinaia di migliaia di euro. I nidiacei acquistavano valore ad ogni passaggio, dai 30 euro iniziali fino a 150 – 300 euro per gli esemplari adulti.
Gli arresti e le perquisizioni sono state svolte il 18 dicembre scorso da parte del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento in stretto raccordo, per il veneto con i carabinieri forestali trevigiani. In tutto sono intervenuti oltre 250 appartenenti alle forze dell’ordine.