Ulss 8, dal 24 febbraio gli ospedali riaprono alle visite dei parenti. Ecco come

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Da sinistra, la direttrice ad interim dell'ospedale San Bortolo Romina Cazzaro, il direttore generale Ulss 8 Giovanni Pavesi e direttore sanitario Salvatore Barra

Alla luce del progressivo miglioramento della situazione epidemiologica registrata nelle ultime settimane, la direzione dell’Ulss 8 Berica ha stabilito di riaprire gli ospedali alle visite ai degenti in area non-Covid, a partire da mercoledì 24 febbraio, fermo restando il rispetto di alcune indispensabili misure di sicurezza per la prevenzione del contagio.

In questa fase, l’accesso sarà consentito infatti solo ai parenti (o a chi comunque si prende abitualmente cura della persona ricoverata) e ad una persona per ogni degente in ciascun orario di visita.

L’ospedale San Lorenzo di Valdagno

Naturalmente i visitatori dovranno superare i controlli di sicurezza all’ingresso, dunque avere una temperatura corporea inferiore ai 37,5° C, non manifestare sintomi quali tosse o difficoltà respiratoria, indossare la mascherina e provvedere all’igienizzazione delle mani. Durante la permanenza in reparto, inoltre, i visitatori dovranno mantenere la distanza di almeno un metro dal degente e dagli altri pazienti e visitatori, sia nella stanza di degenza sia nelle aree comuni. Ove questo non sarà possibile, i reparti potranno valutare l’istituzione di un meccanismo di prenotazione delle visite.

Da alcuni giorni, inoltre, l’Ulss 8 Berica ha istituito anche la possibilità di fare visita ai pazienti in area-Covid, limitatamente ai pazienti in condizioni terminali o per situazioni eccezionali non ulteriormente differibili.