Vannacci all’Astra: polemiche per l’arrivo del generale che ritiene Mussolini “uno statista”

Alta tensione a Vicenza in vista dell’arrivo in città, sabato 23 marzo, del generale Roberto Vannacci, che con il conduttore de La Zanzara (Radio24) Giuseppe Cruciani, presenterà alle 17 al Teatro Astra il suo secondo libro, “Il coraggio vince. Vita e valori di un generale”. Evento già sold out, mentre in città sono già annunciate azioni di protesta.
A portare il discusso militare (che in sostanza è in campagna elettorale in quanto in odore di candidatura alle elezioni europee con la Lega) è Michela Morellato, non nuova a iniziative che suscitano clamore e attenzione da parte dei media. Più che della presentazione di un libro, tuttavia, è più appropriato parlare di show a pagamento, dato che il biglietto di ingresso costa 9 euro.

Sul luogo dell’evento l’organizzatrice aveva inizialmente individuato il Ridotto del Teatro comunale, poi per questioni di spazio e costi, la scelta è caduta sull’Astra. Anche per questa ragione, ma non solo, in  città è montata la polemica: la Piccionaia, infatti, che da tempo gestisce questo teatro con un ricco cartello di spettacoli, ha rifiutato di gestire l’evento, spiegando con una nota la sua posizione: “Lavoriamo giornalmente con delle proposte teatrali e culturali che vanno programmaticamente in una direzione opposta alle idee promulgate dal  Vannacci”.

Il “no” della Piccionaia
Il Teatro, infatti, è di proprietà del Comune, che lo ha dato in concessione a La Piccionaia per svolgere, annualmente, un programma teatrale, legato al contemporaneo e alle nuove generazioni, nonché per gestire l’immobile. All’interno di questa concessione, l’Amministrazione Comunale si è riservata, come spesso avviene in questi casi,  un numero di giornate per il noleggio della sala: chiunque può fare domanda di utilizzo attraverso il portale del Comune, pagando una quota secondo un tariffario predeterminato.

“Si tratta di una procedura pubblica – spiegano i vertici della nota compagnia teatrale – su cui noi non abbiamo nessuna possibilità di influenza. Soltanto l’amministrazione Comunale può, in alcuni casi specifici, rifiutare la richiesta motivandola a partire dal regolamento approvato. La Piccionaia ha, invece, rifiutato la proposta di Vannacci e dei suoi sponsor, di gestire l’evento con il proprio personale e la biglietteria, che quindi è stata affidata ad altri”.
Per Michela Morellato “la gente non ne può più di questo movimento lgbt, politically correct”. In un’intervista telefonica con Eco Vicentino afferma di aver “dato l’opportunità a una persona di fare una grande presentazione del suo libro perché la gente è interessata e non capisco perché mi devo sorbire Netflix con tutti i messaggi delle ideologie woke e poi si protesta se uno dice la cosa che pensiamo tutti… Perché questa minoranza vuole governare la maggioranza… Ma quelli di Vannacci sono pensieri di tutti”.
Va specificato che a presentare domanda in Comune a fine gennaio, ricevendo poi l’autorizzazione, è stata in ogni caso sì Michela Morellato, ma per conto di una società con sede a Nove, la Logisolution srl, che la stessa organizzatrice definisce “sponsor”.

Le proteste
Anpi
– l’Associazione nazionale partigiani d’Italia – , ha sollevato dubbi sull’opportunità dell’evento, affermando in un comunicato che “la predicazione del generale Vannacci costituisce una autentica negazione della Costituzione”. “Vannacci ha espresso più volte opinioni apertamente reazionarie, intrise di omofobia e razzismo, in aperto contrasto con la Costituzione repubblicana, democratica e antifascista, rivendicando e facendo ostentazione della sua totale estraneità ai valori costituzionali”.
Fra queste rivendicazioni, l’Anpi ricorda quella di aver definito Benito Mussolini uno “statista” e di essersi rifiutato di riconoscersi nell’antifascismo. L’associazione dei partigiani ha anche scritto una lettera al sindaco di Vicenza Possamai esprimendo “stupore e rammarico” per il fatto che l’evento sia ospitato in un teatro di proprietà comunale e ricorda l’urgenza di reinserire la “clausola antifascista” sia negli spazi esterni che nelle sale comunali (proposta fatta propria anche dalla lista Coalizione Civica Sinistra Verdi in Consiglio Comunale): “La sua applicazione avrebbe posto il generale e gli organizzatori di fronte ad una scelta”.

Un sabato di tensione
Per il capoluogo si annuncia un sabato di fuoco: il centro sociale Bocciodromo ha organizzato per le 15,30 un corteo con partenza da Piazza Castello, al grido “Fuori Vannacci da Vicenza” (co-organizzato con Coordinamento studentesco, Adl Cobas, Caracol Olol Jackson e Welcome Refugees)  e ricorda alcune delle affermazioni più scandalose del generale: “La maggioranza è discriminata dalle minoranze che cercano di prevaricarla”, “Perché chiamare l’omicidio di una donna in modo diverso?”, “Le coppie arcobaleno non sono normali. La normalità è l’eterosessualità. Se a voi sembra tutto normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale”. Dichiarazioni che il Bocciodromo definisce “abominevoli, inascoltabili, inaccettabili”, per poi prendersela, anche in questo caso, con la scelta del Comune di concedere lo spazio del Teatro Astra.

“Se vogliono diventare pericolosi e minacciosi nei confronti della libertà di parola – ribatte Michela Morellato -, se hanno in mente di avvicinarsi a me o alle persone con cui collaboro, possono stare sicuri che farò di tutto per portare in seria visione a livello nazionale sul perché abbiamo bisogno di luoghi del genere. Non stanno attaccando Vannacci o Cruciani stanno attaccando e sabotando un mio progetto! Io sono una semplice cittadina, non faccio politica, ma creo luoghi di incontri per tutte le persone che hanno i miei stessi valori! Avrei preferito un confronto invece si sono messi a fare i capricci come i bambini dell’asilo. Li avrei invitati in prima fila”.
Sulla questione è infine oggi intervenuto anche l’Europarlamentare Pd (ed ex sindaco di Vicenza) Achille Variati: “Ovunque vada Vannacci si porta dietro un fiume di polemiche. E di certo non sorprende che tanti cittadini vicentini siano preoccupati: le idee che diffonde Vannacci sono razziste e reazionarie, figlie delle peggiori ideologie del Novecento e costruite in modo da diffondere odio e generare nuove tensioni sociali. Una strategia che forse può aiutare il generale e il suo portafoglio, ma che di certo non fa il bene di questo Paese. Vergogna!”.

Paolo Tedeschi
Mariagrazia Bonollo