Vasta operazione antidroga nei parchi: retate con 120 poliziotti, 27 gli arresti – VIDEO

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E’ iniziata alle prime luci dell’alba a Vicenz una vasta operazione della squadra mobile della questura di Vicenza, coadiuvata da personale del Servizio centrale operativo (Sco), volta al contrasto dello spaccio di droga nei principali parchi cittadini, Campo Marzo e Parco Fornaci in particolare. 27 le persone arrestate, per la maggior parte nigeriani e gambiani, su ordine del gip Roberto Venditti: 23 di queste sono state notificate a persone già in carcere. Emessi anche quattro divieti di dimora nel comune di Vicenza. L’indagine, a cui è stato dato il nome di “Operazione Warning“, ha avuto inizio a gennaio ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica e supportata dalla polizia scientifica e dalla Direzione Centrale dei servizi antidroga.

Oltre 120 i poliziotti (provenienti anche da altre Questure e reparti) impiegati per effettuare gli arresti nei confronti delle diverse pedine dello spaccio nei parchi di Campo Marzo e Fornaci, che rifornivano i numerosi clienti soprattutto eroina, cocaina e marijuana: i pusher arrestati, infatti, erano sempre in grado di rifornire ad un vasto numero di “clienti” (alcuni dei quali minorenni), spesso provenienti anche dalle province limitrofe, a prezzi assolutamente competitivi sul “mercato” degli stupefacenti.

Assieme ai tradizionali ed ordinari metodi d’indagine, gli investigatori hanno utilizzato anche agenti sotto copertura, che hanno permesso di documentare  e ricostruire la vasta rete di vendita di droga che avveniva all’interno dei due parchi e nelle immediate vicinanze, in particolare in prossimità della stazione ferroviaria. Nel corso dell’operazione sono state eseguite decine di perquisizioni domiciliari che hanno permesso di acquisire ulteriori elementi di responsabilità nei confronti degli indagati.

Nel corso del tempo sono stati numerosi e ripetuti interventi delle forze dell’ordine nei parchi e il più delle volte sono però stati sequestrate modiche quantità di droga, con la conseguente qualificazione giuridica del reato come ipotesi di lieve entità. Per questo la squadra mobile e lo Sco hanno deciso di intraprendere un’azione di contrasto che potesse essere realmente efficace. Per questo motivo è stata avviata un’indagine più articolata e non convenzionale, che ha avuto l’obiettivo di ricondurre ad una sorta di “comune denominatore” tutte le cessioni di droga, considerando i due parchi vere e proprie piazze di spaccio. Di conseguenza, questo ha permesso di ricostruire in modo diverso la qualificazione giuridica dei rati contestati. Una differente metodologia investigativa che era stata preventivamente concordata e condivisa con l’autorità giudiziaria e che ha consentito di ricondurre le singole piccole cessioni di stupefacenti a un diverso comma di legge (il primo comma dell’art. 73 D.P.R. n.309/90), escludendo, quindi, le ipotesi più lievi previste dal quinto comma.

Il contributo investigativo fornito dagli agenti “undercover”, inviati dallo Sco di concerto con la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, è risultato poi determinante per lo sviluppo dell’indagine. Quanto ricostruito nel corso dell’indagine si deve infatti sia al prezioso contributo e ai “riscontri operativi” forniti dagli agenti sotto copertura, sia nell’intercettazione di un “elevatissimo numero” (come afferma il comunicato della Questura) di clienti dei pusher, sia di un altrettanto considerevole numero di persone del tutto estranee al mondo della droga, ma che per differenti ragioni (quali residenza, lavoro, abitudini) frequentano le due piazze di spaccio.

Sulla base dei numerosissimi riscontri probatori è stata quindi alla fine evidenziata la presenza di tutti gli elementi richiesti per ritenere, a tutti gli effetti, Campo Marzo e il parco Fornaci le due principali piazze di spaccio di Vicenza: le singole condotte dedi pusher, insomma, sono state finalmente ricondotte ed inquadrate nell’ambito di un fenomeno “strutturato” quale quello della piazza di spaccio, sul quale questa indagine, con riferimento ai due parchi cittadini, ne ha delineato elementi e tratti distintivi.