Viaggio tra i prodotti a rischio cancro: tutelarsi è possibile. Ecco come

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La recente retata delle Fiamme Gialle nella quattro sedi vicentine degli Ipermercati Tosano, ha riportato d’attualità, il tema dell’importanza di documentarsi sulla composizione dei prodotti dedicati alla cosmesi e alla cura del corpo. Ma non solo. In molti ci hanno chiesto quali strumenti esistano per tutelarsi ed avere un’informazione aggiornata al riguardo: tra i più validi, il Rapex è un sistema comunitario di informazione rapida per i prodotti non conformi, grazie al quale le Autorità nazionali degli Stati membri notificano alla Commissione europea i prodotti (ad eccezione degli alimenti, farmaci e presidi medici) che rappresentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori.

Quando si accerta la pericolosità di un prodotto di consumo (ad esempio un giocattolo, un articolo di puericoltura o un prodotto elettrico), l’Autorità nazionale competente adotta gli opportuni provvedimenti per eliminare il pericolo. A titolo esemplificativo può ritirare il prodotto dal mercato, richiamarlo se è già arrivato ai consumatori o vietarne la commercializzazione sul mercato nazionale. Il Punto di contatto nazionale segnala, attraverso l’applicazione on line – appunto l’applicazione Rapex – il prodotto alla Commissione europea informandola dei rischi che presenta e dei provvedimenti adottati dall’Autorità dello Stato membro in cui si è verificato l’evento per prevenire possibili rischi e incidenti.

Ed in tema di prodotti per il corpo, è il mensile Il Salvagente a offrire una lista aggiornata dei lotti ritirati dalle autorità italiane al Rapex: articoli contenenti, tra gli ingredienti, la sostanza denominata “Buthyphenil MethyIlpropional” – conosciuta anche come LILIAL o BMHCA – classificata tra le sostanze CMR (cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione) riscontrate anche nel blitz all’interno dei supermercati vicentini.

La lista “nera”