Zuffa tra cani in Campo Marzo: pitbull azzanna bassotto. Denunciato il proprietario

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L'area verde di Campo Marzo a Vicenza

Come non bastassero gli essere umani a creare momenti di tensione e violenza in Campo Marzo. Ieri pomeriggio è “toccato” a due cani scontrarsi – è il caso di dirlo – a muso duro: uno scontro peraltro del tutto impari, tra un esemplare di pitbull di grossa taglia e un bassotto che ha riportato serie ferite nel parapiglia sorto sotto gli occhi dei frequentatori del parco in centro città a Vicenza. Ma anche degli agenti di polizia, attivi nei controlli antidegrado sull’area e costretti a intervenire prima che la situazione degenerasse.

In realtà non si tratta di una novità assoluta. Altri episodi di liti tra amici/nemici a quattro zampe sono già avvenuti nella stessa area di Campo Marzo di recente e con una frequenza preoccupante: ben quattro nel solo mese di settembre conteggiando anche la zuffa canina di ieri. In quest’occasione il proprietario dell’animale lo avrebbe lasciato colpevolmente libero (in ipotesi almeno, secondo la ricostruzione offerta dalle forze dell’ordine). Motivo per cui il soggetto è stato denunciato per omessa custodia e per malgoverno di animali, reati sanciti nel codice penale. La sanzione amministrativa prevista varia dai 25 ai 258 euro.

L’episodio è avvenuto nella nota arteria che taglia Campo Marzo in viale Ippodromo, zona arcinota alla ribalta della cronaca cittadina per altri fatti legato alla microcriminalità, risse e spaccio in uno dei cuori verdi del capoluogo berico. I legittimi possessori dei due cani non sarebbero stati in grado di interrompere la lotta, tanto da attirare le attenzioni degli agenti di pattuglia, attirati dalle forti urla e intervenuti per sedare il duello e salvare da morte certa il malcapitato bassotto. Anche per gli ex vigili non è stato affatto facile intervenire, riuscendo nell’intento solo dopo vari tentativi.

Ferita in maniera lieve anche una donna, padrona del bassotto (escoriazioni e tagli alle mani), precipitatasi subito da un veterinario per prestare le cure immediate al proprio animale visibilmente sanguinante. Il tutto mentre l’altro proprietario riusciva finalmente a mettere il guinzaglio e la museruola al pitbull, il quale evidentemente ha ceduto alla sua natura primordiale sfogando l’aggressività su un cane di un’altra razza con la responsabilità a ricadere, ora, sul padrone. Da ricordare che l’ordinamento vigente, in base ad una legge del 2009, obbliga il conducente a portare con sè la museruola ma non a farla indossare, salvo quando richiesto da autorità competenti.

Vista la recidività del verificarsi di episodi analoghi, un nuovo grattacapo in tema di pubblica sicurezza per l’amministrazione cittadina?