“Ciao Paolo, uno di noi”: l’addio della città a Rossi nello stadio dove esplose il suo talento

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Foto Facebook LR Vicenza

Un lungo e triste serpentone, con le persone distanziate in ottemperanza alle regole anti-contagio, accoglie chi si avvicina allo stadio Romeo Menti di Vicenza con l’intenzione di dare un ultimo saluto a Paolo Rossi, il bomber della nazionale, il “Pablito” dei mondiali vittoriosi di Spagna ’82, ma anche il “Paolino” che proprio al Menti stupì per la prima volta allenatori, tifosi e giocatori di altre squadre per il suo guizzo, il suo opportunismo, la sua capacità di cogliere l’attimo magico del gol.

Sono più di 1.500 le persone in fila per poter dargli l’ultimo saluto, un’ultimo abbraccio da parte della città che l’ha adottato, alla quale è rimasto sempre legato, tanto da volere che qui si tenesse il suo funerale (sarà domattina alle 10,30 in Duomo). E forse solo un atleta minuto, timido ma sorridente, dal guizzo che in campo non perdona, poteva entrare così profondamente nei cuori di una città poco abituata ad esternare i propri sentimenti.

 

Al Menti, il feretro era giunto poco dopo mezzogiorno, scortato dalla polizia locale di Vicenza ed era stato accolto dalle autorità cittadine, dai dirigenti e dai giocatori del L.R. Vicenza.Tifosi e semplici cittadini si sono messi in coda ordinata già dalle 14, tanti con sciarpe e maglie del Vicenza, controllati dalle forze dell’ordine e dal servizio di security della società biancorossa. Dentro allo stadio, sotto una tettoia nera, la bara in legno chiaro con le spoglie del goleador, coperta con un cuscino di fiori bianchi della moglie Federica e delle figlie, mentre sull’erba era posato quello del figlio 38enne Alessandro, che vive in città.

Sopra la bara, una maglia del Vicenza con il numero 9 e la scritta “Ciao Paolo. Per sempre con noi”. La moglie e le figlie si sono trattenute alcuni minuti davanti alla bara prima che iniziasse l’omaggio composto della città, che continuerà fino alle 20. Ai piedi della bara, tante maglie, sciarpe e berretti lasciati dai tifosi, che quando sfilano davanti veloci gli rendono omaggio chi con il segno della croce, chi chinando il capo, chi inginocchiandosi per un momento. Intanto, in città e provincia sono comparsi striscioni di saluto con la scritta “Rossi gol”, accogliendo così l’appello lanciato dalla tifoseria biancorossa.

In serata è stato commovente e molto intenso il saluto degli ultras biancorossi quando il feretro ha lasciato lo stadio: erano tutti schierati on fumogeni e bandiere lungo il percorso fuori dall’impianto sportivo. Domani il funerale sarà trasmesso da Rai 2 e da Sky Sport 1, in collegamento in diretta dalle 10 alle 12 dal duomo di Vicenza.