I cento anni della “Monte Pasubio”: l’orgoglio alpino sfila a Vicenza. Inaugurato il monumento delle polemiche

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La tradizionale sfilata dei gruppi sezionali lungo le vie del centro di Vicenza è stata questa mattina il “clou” della tre giorni di eventi per la celebrazione dei cento anni della sezione vicentina dell’Associazione Nazionale Alpini, la “Monte Pasubio”. Il ritrovo è avvenuto alle 8.30 in piazza San Lorenzo, con la celebrazione della Santa Messa nel Tempio di San Lorenzo alle 9. Poi l’ammassamento delle penne nere, che dalle 11 hanno sfilato con labaro, vessillo sezionale, Bandiera della Città e bandiere dei gruppi alpini vicentini per le vie cittadine.

Gli alpini hanno percorso piazza San Lorenzo, corso Fogazzaro, corso Palladio, piazza Castello, contra’ del Vescovado, piazza Duomo con sosta di Labaro e bandiere, via Cesare Battisti, corso Palladio, contra’ Santa Barbara con arrivo, verso le 12, in piazza dei Signori dove c’è stato lo schieramento dei diversi gruppi, davanti alla Loggia del Capitaniato.
Il sindaco Francesco Rucco ha ringraziato gli alpini, ricordando i valori di unità e pace di cui l’associazione è portatrice, mentre il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha lanciato un appello al governo per l’introduzione di un “servizio obbligatorio per la patria”.

Il monumento
Ieri, sabato 5 novembre, si è tenuta l’inaugurazione del Monumento agli Alpini alla rotatoria della stazione ferroviaria. Un’opera che in questi giorni è stata al centro di notevoli polemiche. L’opera, realizzata dall’artista scelto dalla sezione Monte Pasubio Giuliano Negretto di Montecchio Maggiore, è composta da una sfera in acciaio di 1,60 metri raffigurante il pianeta Terra, posta su una calotta in acciaio corten di 4 metri di diametro e 73 centimetri di altezza. A fianco è stata realizzata una penna metallica, rivolta verso il Monte Pasubio, per un’altezza complessiva dell’opera di 5 metri. Per l’occasione sarà chiuso al transito un tratto di viale Roma.

Numerosi gli esperti che hanno criticato l’opera. Il critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario, ha affermato che «la Soprintendenza dovrà rendere conto al ministero dei Beni culturali di questa cosa, che appare una burla al di là delle buone intenzioni dalle quali può essere scaturita. Se vogliono comprendere bene come deve essere fatto un monumento vadano a Bassano del Grappa a vedere quello dedicato al generale Giardino». «Gli alpini si onorano per il coraggio con un monumento che possa trasmetterne lo spirito, un obelisco per esempio. Omaggiarli con una penna, perché questo è un monumento alla penna non al loro coraggio, mi sembra una presa in giro e una caricatura. È una cosa intollerabile» ha detto ancora Sgarbi al Corriere del Veneto.
Giovanna Dalla Pozza Peruffo, già combattiva presidente di Italia Nostra e dell’Accademia Olimpica, critica la scelta di una grossa sfera con una penna d’alpino posta sopra ad accogliere i turisti che arrivano nella città gioiello del Rinascimento. «Una scelta incomprensibile. Chi ha dato l’autorizzazione non ha pensato che esiste anche un paesaggio urbano da rispettare, un cono di visuale proiettato verso il portale del Giardino Salvi alla fine di un viale che porta al cuore della città dominato dal torrione di Porta Castello?».
Per l’accademico olimpico Paolo Lanaro «il monumento agli alpini può essere paradigmatico dell’assenza della cura e della sensibilità urbanistica ed estetica della città. Già all’epoca del sindaco Variati notavo pubblicamente un degrado lento e spero non inarrestabile. La città non è fatta solo di palazzi rinascimentali da difendere ma è costituita anche da spazi, scorci, componenti urbanistiche e ambientali. Vicenza non è solo il centro storico».

 

La cittadinanza onoraria
Venerdì pomeriggio il weekend di festeggiamenti per il centenario era iniziato con il conferimento a Palazzo Trissino della cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini. In Sala Bernarda, sede del Consiglio Comunale di Vicenza, uno scrosciante applauso ha suggellato il riconoscimento che il consiglio comunale ha conferito all’unanimità all’Ana.
Il sindaco Francesco Rucco e il presidente del consiglio comunale Valerio Sorrentino hanno consegnato al presidente nazionale Sebastiano Favero una pergamena che ricorda l’evento con queste parole: “Si conferisce la cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini in quanto espressione rappresentativa di valori umani fondamentali quali la solidarietà, la pace, il senso del dovere, l’aiuto al prossimo e la difesa dei diritti umani, ben testimoniati dal profilo storico dell’Associazione che da oltre cento anni caratterizzano il forte legame di amicizia e il reciproco rapporto di stima tra gli Alpini e la Città di Vicenza”.