L’addio a mister Bruno Gallo, l’allenatore che regalava le scarpe ai ragazzini

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Nei riquadri un Bruno calciatore in bianco e nero e premiato nel 50° dell'Us Chiampo

E’ stato un pezzo da novanta dello sport della Valle del Chiampo, e fino agli oltre 90 anni ha vissuto nel Vicentino, lasciando un ricordo indelebile a più generazioni di amanti del pallone. Nessuno di questi può aver dimenticato il nome e la passione contagiosa di Bruno Gallo, nato nel capoluogo e cresciuto a Longare e dintorni come sportivo e come uomo, per approdare poi – per ragioni affettive – a Chiampo. Dove, in pratica, contribuì a fondare il calcio nella sua essenza, prima in ambito parrocchiale e poi federale, seguendo nei ruoli di allenatore e preparatore atletico schiere di ragazzi, tra i quali l’ex pro Paolo Negro.

Tanti i riconoscimenti riservati a mister Gallo non solo dalla società sportiva U.S. Chiampo, dopo il suo ritiro da bordocampo per motivi di salute, ma anche dalla Figc. Nel 1964 fu tra gli artefici della nascita del club, punto di riferimento sociale prima che calcistico per i giovani della vallata. Prima decine e poi centinaia, quelli visti crescere sotto i propri occhi, incoraggiati e guidati nel corso della loro maturazione, non solo sportiva. Una targa a lui dedicata nel 2014, in occasione delle celebrazioni per il 50° anniversario della fondazione, così recita: “A Bruno Gallo, Maestro di Vita e di Calcio. Con Riconoscenza”. In tanti lo ricordano così, con in mano un pallone autografato e la commozione negli occhi.

In rete sono tanti i tributi a lui dedicati, definendolo come “persona eccezionale“, “icona dello sport chiampese“, e anche “un padre per tutti noi“, tra chi ricorda i valori trasmessi da educatore e chi i gesti da uomo dal cuore d’oro, capace perfino di comperare di sua tasca gli scarpini da calcio a chi ne era sprovvisto.

Il funerale si svolgerà domani, alle 10.45 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Martino.