Assemblea Confindustria, Meloni: “Il governo dimostra coi fatti la centralità economica”

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Bologna ha ospitato l’Assemblea di Confindustria con tanti protagonisti dal mondo della politica e dell’economia. Presente – tra gli altri – la premier Giorgia Meloni che insieme alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola è intervenuta all’Europauditorium. Metsola ha elogiato il Made in Italy che rende orgogliosa anche l’intera Europa. Parole condivise e rilanciate da Meloni, che nel suo intervento, ha sottolineato la solidità dell’economia italiana e la centralità del tessuto produttivo.

Parlando al pubblico, Meloni ha espresso il suo compiacimento per le attività portate avanti dal suo governo. “Ci tenevo ad essere qui, principalmente perché voglio che il confronto con le categorie produttive sia una cifra di questo governo, ma anche perché penso che sia particolarmente importante, in una fase come quella che noi attraversiamo, sottolineare la centralità del tessuto produttivo e industriale italiano per la ricchezza e il futuro di questa nazione, ed è una centralità che questo governo sta dimostrando con i fatti. La nostra economia è solida e resiliente, non dipende dalla politica, lo avete dimostrato voi. La politica aggiunge la stabilità di un sistema e la continuità di una visione: abbiamo tentato di rafforzare questa capacità dell’Italia di attrarre investimenti”.

Parola, poi, alla presidente del PE Roberta Metsola. “Il successo dell’Europa dipende da quello dei suoi Stati membri e l’Italia è da sempre una delle nostre ancore più forti – ha dett. Questo è il Paese dove sono nate imprese che incarnano da sempre l’eccellenza e la passione per la qualità. Imprese la cui creatività è riconosciuta ovunque. Aziende che hanno insegnato al mondo che il cibo può essere una gioia oltre che nutrimento. Tutto questo tutto questo è parte del Made in Italy che il mondo guarda con ammirazione”.

Non poteva mancare, chiaramente , il presidente di Confindustria Emanuele Orsini che ha parlato di energia, salari, dazi, di rilancio dell’industria cui è legato il rilancio del Pil e di un piano industriale straordinario europeo. “Puntiamo su Industria 4.0, 6.0, chiamiamola come vogliamo, purché sia potenziata: questa misura per noi è indispensabile. E puntiamo sui contratti di sviluppo, strumenti in cui le imprese hanno già maturato esperienza e ottenuto risultati concreti. Però, anche qui, servono procedure più semplici, regole certe e tempi più rapidi. In un momento complicato come questo abbiamo bisogno di convincere i nostri imprenditori a investire. Per tutto questo, pensiamo ad un sostegno agli investimenti di 8 miliardi di euro l’anno per i prossimi 3 anni. Ancora meglio se avessimo un orizzonte temporale di 5 anni”.