A Roma la Conferenza sull’Ucraina, Zelensky: “Serve un piano di ripresa importante”

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Prima giornata, ieri della Conferenza internazionale per la ripresa dell’Ucraina, che si concluderà oggi alla Nuvola dell’Eur a Roma. Presenti oltre 8.300 partecipanti, fra cui un centinaio di delegazioni ufficiali, con 15 capi di Stato e governo e una quarantina di ministri degli Esteri.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha sottolineato l’importanza di un piano di ripresa simile al piano Marshall, che fu determinante per il rilancio economico dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale. “Abbiamo bisogno di un piano coeso e chiaro di ripresa, simile al piano Marshall, perché dopo un’aggressione su larga scala abbiamo bisogno di una ripresa su larga scala. Noi contiamo sull’Italia che sarà molto attiva su questo percorso”.

“Se vogliamo ottenere risultati seri, se vogliamo mettere fine alla guerra”, l’incontro con Donald Trump e Vladimir Putin, deve essere “preparato”, ha detto Zelensky. “Abbiamo bisogno di garanzie al tavolo dei negoziati, non solo parole”, ha aggiunto ringraziando anche il Vaticano per la disponibilità ad ospitare negoziati.
Zelensky ha fatto appello ai suoi alleati, insistendo sulla necessità di mantenere alta la pressione su Mosca. “Le sanzioni stanno funzionando, grazie all’Ue per tutti i pacchetti, ma abbiamo bisogno di dure sanzioni da parte degli Usa. Con questo sanzioni la Russia non avrà un bel futuro”.

Dal palco della conferenza, la premier Giorgia Meloni ha garantito l’impegno del governo, sottolineando che l’Italia “è dalla parte dell’Ucraina. Non la lasceremo sola, né oggi né domani” e ha definito la sfida per la ricostruzione come “una partita che noi possiamo vincere solo se riusciremo a contare su una robusta mobilitazione dei capitali privati, sulla loro capacità di attrarre investimenti”. E “un miracolo economico” è stato evocato dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, che ha paragonato la situazione attuale dell’Ucraina a quella dell’Europa, e della Germania in particolare, dopo l’ultima guerra mondiale. Nel suo intervento il cancelliere si è rivolto direttamente ai presidenti di Stati Uniti e Russia. “Ho due messaggi. Il primo molto diretto e semplice per Putin: non smetteremo di combattere. Il secondo messaggio è diretto a Washington e al presidente Trump: stai con noi europei, vogliamo lo stesso obiettivo, un ordine politico ed economico stabile”.

E gli Usa, che per la prima volta ieri hanno partecipato alla riunione in video-collegamento dei cosiddetti ‘Volenterosi’. Hanno definito la guerra una “catastrofe orribile”, evidenziando che “tutto questo non può continuare”.

Lunedì Donald Trump farà una “dichiarazione importante” sulla Russia. Lo ha detto lo stesso presidente americano, ribadendo di essere “deluso” da Vladimir Putin, “ma vedremo cosa succede nelle prossime due settimane”. L’amministrazione si aspetta che il Senato americano approvi il provvedimento che prevede sanzioni più dure a Mosca.

Dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un miliardo di euro aggiuntivo in sostegno macrofinanziario oltre ai 3 miliardi già previsti, e l’avvio dell’ ‘European Flagship Fund, “il più grande fondo di equity al mondo a sostegno della ricostruzione”, per investimenti in energia, trasporti e industrie strategiche: “Stiamo letteralmente scommettendo sul futuro dell’Ucraina”.

Non sono mancate le critiche russe, con l’ambasciata a Roma che ha definito la conferenza un evento che “ben rispecchia la logica cinica e menzognera che viene portata avanti dai leader dei Paesi Occidentali, Italia compresa” e accusato l’Occidente di “finanziare la prosecuzione della guerra sine die”.