Fuori pericolo il medico in pensione infilzato dal cancello. “Miracolato” per la seconda volta

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Ha trascorso il week end in ospedale, monitorato con costanza dopo il trasferimento dalla terapia intensiva a un reparto ordinario, il medico vicentino in pensione infortunatosi gravemente al torace giovedì prima di mezzogiorno. Si trovava a Seghe di Velo d’Astico, all’esterno dell’abitazione del figlio, per effettuare dei lavori di giardinaggio.

Un piede messo in fallo sopra il muretto e la perdita di equilibrio, rimanendo infilzato sulle lance in metallo del cancello, poi le urla e l’accorrere di cliente e personale di un bar vicino. Il pensionato, 73enne, è stato poi trasportato in eliambulanza al San Bortolo di Vicenza a causa di un incidente domestico che poteva costargli la vita, se solo la parte appuntita superiore della cancellata si fosse conficcata una manciata di centimetri più di lato o più in profondità.

Tra l’altro non il primo che gli è accaduto in tempi recenti, superando – salvo complicazioni – anche questa brutta disavventura. Un polmone perforato e due costole rotte in seguito alla caduta sugli spuntoni ornamentali del cancello di casa del figlio di D.N. (sono le iniziali dell’infortunato), originario di Carrè e residente da tempo ad Arsiero. Sempre rimasto vigile e collaborativo, il medico in pensione è stato ricoverato in regime di massima urgenza e preso in carico dai colleghi e rispettivi staff di terapia intensiva e chirurgia a Vicenza, fino alla stabilizzazione definitiva. Dichiarato fuori pericolo, conoscerà nei prossimi giorni l’entità della prognosi di guarigione, gli approfondimenti sulla ferita riportata.

Medico in pensione rimane infilzato al torace tagliando la siepe. Poi chiede aiuto al bar

Quattro anni fa, a inizio estate del 2021, il cittadino arsierese fu malcapitato protagonista di un altro episodio di cronaca, quella volta in seguito alla caduta in un dirupo tra i boschi in territorio montano di Tonezza. Il tutto nel corso di una passeggiata in compagnia del suo cane. Proprio nel tentativo di portare in salvo il suo cagnolino avventuratosi in un pendio, l’allora 69enne scivolò a valle da un sentiero ruzzolando e sbattendo tra pietre e piante per circa 30 metri nella boscaglia, subendo traumi multipli tra cui la frattura di più costole, rimanendo per oltre 10 ore all’addiaccio.

Un incubo risolto con il “risveglio” grazie al suo ritrovamento da parte dei soccorritori partiti alla sua ricerca dopo la denuncia di scomparsa. Parte del merito del salvataggio riuscito in extremis andò anche al fedele amico a quattro zampe, sempre rimasto con il padrone, i cui guaiti contribuirono al ritrovamento dell’uomo: proprio quando l’allora 69enne era quasi allo stremo delle forze ormai per le ferite e le ore trascorse bloccato nella vegetazione.

Fuori pericolo il medico soccorso dopo 11 ore da incubo. Era scivolato per salvare il cane

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