US Open: 12 gli italiani in tabellone. Esordio di Sinner il 26 agosto con Kopriva


Qualificazioni agrodolci agli US Open per gli italiani. Se da un lato Francesco Passaro può esultare per l’ottimo cammino che lo ha portato per la prima volta in carriera nel main draw a Flushing Meadows, dall’altro c’è delusione per l’esclusione di Lucrezia Stefanini (n.149 WTA), che è stata battuta proprio all’ultimo atto dalla statunitense Hina Inoue (n.218).
Passaro impeccabile. Il perugino è stato chirurgico nella partita finale, vinta per 7-5 6-3 contro il portoghese Henrique Rocha (n.168). Grande concentrazione mostrata in campo da Francesco che si è dimostrato molto efficace al servizio e soprattutto maturo nei punti più delicati.
Stefanini lotta, ma poi cede sotto i colpi dell’americana. Nonostante la partenza a razzo della Inoue Lucrezia ha saputo tirar fuori gli artigli nel primo set, ma dopo averlo perso ha ceduto le armi, salutando New York e lo Slam americano (a meno di ripescaggi) con lo score di 7-6 6-1.
Al torneo americano ci saranno quindi 12 gli italiani nel tabellone principale: Sinner, Musetti, Cobolli, Arnaldi, Darderi, Nardi, Sonego, Bellucci, Passaro, Paolini, Cocciaretto e Bronzetti.
Sinner si allena in vista dell’esordio. L’altoatesino ieri a Flushing Meadows ha svolto una sessione di allenamento dopo il virus che lo ha messo k.o. a Cincinnati. Doppio impegno con l’americano Alex Michelsen, mentre oggi allenamento con Marin Cilic, in vista del debutto contro il ceco Kopriva martedì 26 agosto, mentre Alcaraz giocherà lunedì 25 contro lo statunitense Reilly Opelka.
Sinner: “Non difendo il primato, attacco sempre!”. L’azzurro, numero 1 del ranking mondiale, è chiamato a difendere il titolo conquistato un anno fa allo US Open: un’impresa che non riesce da diciassette anni, dai tempi di Roger Federer. “Sono molto felice di essere di nuovo qui. È un grande torneo, l’ultimo Slam della stagione. Le motivazioni sono altissime. Fisicamente mi sento bene, ho recuperato quasi del tutto e sarò pronto per l’inizio del torneo” ha detto il n.1 al mondo in conferenza stampa. Inevitabile una domanda su Alcaraz: “È una rivalità che fa bene allo sport – ha detto Sinner–. Ti stimola anche in allenamento, perché sai che potresti affrontare certe situazioni in partita. Ora stiamo condividendo grandi trofei, ma le cose possono sempre cambiare: ci sono tanti altri giocatori fortissimi in grado di arrivare in fondo”.