Morto Cesare Nosiglia, vescovo di Vicenza fra il 2003 e il 2010. Giovani e poveri le sue priorità

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Da Vescovo della Diocesi di Vicenza Mons. Nosiglia ha avuto sempre una grande attenzione per gli ultimi. Qui alla messa annuale con le persone con disabilità

E’ morto la notte scorsa nell’hospice Cottolengo di Chieri (Torino) monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Vicenza dal 2003 al 2010 e quindi arcivescovo di Torinofino al 2022.

80 anni, Nosiglia è morto alle 2.15 di oggi, mercoledì 27 agosto nella struttura dove era stato trasferito pochi giorni fa dall’Ospedale Gradenigo di Torino: era stato colpito infatti da una malattia respiratoria, vissuta nel riserbo per suo forte e determinato desiderio. I funerali saranno celebrati dal cardinale Roberto Repole venerdì 29 agosto alle 15.30 nel Duomo di Torino; la camera ardente sarà aperta dalle 15.30 di oggi  presso il Santuario della Consolata.

Il vescovo Nosiglia all’inaugurazione del Museo Diocesano di Vicenza il 19 febbraio 2005

Mons. Nosiglia era nato il 5 ottobre 1944 a Rossiglione (Genova). “Siamo grati al Signore per quanto ha seminato il vescovo Cesare nella nostra Diocesi di Vicenza”, ha fatto sapere il vescovo Giuliano Brugnotto, ancora in Thailandia in visita alla missione triveneta. “Con lui ho avuto solamente un breve incontro in occasione dell’ordinazione episcopale di Monsignor Alessandro Giraudo, vescovo ausiliare di Torino, ma più volte in Diocesi ho sentito parlare del mio predecessore ricordando la sua infaticabile dedizione pastorale, in continuo movimento e con sempre nuove iniziative, specialmente a favore dei ragazzi e dei giovani”, ha aggiunto il vescovo Brugnotto.

Monsignor Lodovico Furian, vicario generale del vescovo Nosiglia dal 2007 al 2010, lo ricorda come “un uomo molto attivo, appassionato del ministero che stava svolgendo, sensibile agli aspetti sociali (poveri, operai, zingari…), con una forte attitudine a programmare e a pensare. Era un lavoratore instancabile, privatamente più sensibile e affettuoso di quanto appariva in pubblico”.

Le reazioni

“Il Veneto lo ricorderà sempre nei giorni dell’alluvione del 2010, vescovo della diocesi di Vicenza, l’area più colpita e divenuta simbolo di quei giorni di calamità. Era già stata resa nota la sua nuova destinazione alla sede arcivescovile di Torino, ma volle condividere fino in fondo con i vicentini quelle tristi giornate e garantì la sua presenza nei paesi allagati, celebrando messe tra gli sfollati, organizzando visite e iniziative di solidarietà. Ha saputo dare una dimostrazione di grande amore verso la nostra terra di cui oggi siamo grati”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda l’arcivescovo emerito di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, che è stato alla guida della Chiesa berica dal 2003 al 2010, alla notizia della morte. “In questo giorno che è mancato – conclude Zaia – esprimo i sentimenti di cordoglio miei e di tutta la Regione per la perdita di un uomo di chiesa di alto spessore che ha saputo lasciare un segno con la sua presenza pastorale nel Veneto”.

“Il vescovo Nosiglia ha saputo interpretare con profonda sensibilità il cuore dei vicentini – afferma il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin – dedicando il suo ministero ai giovani, ai poveri, agli ultimi. In ogni gesto, in ogni parola, ha testimoniato un amore sincero per la nostra terra, che ha scelto di accompagnare anche nei momenti più difficili, come durante l’alluvione del 2010, quando la sua presenza tra gli sfollati fu segno tangibile di solidarietà e speranza”.

“È con grande tristezza che apprendiamo la notizia della morte di monsignor Cesare Nosiglia – le parole di cordoglio del sindaco di Vicenza Giacomo Possamai -. Tutti noi lo ricordiamo come una figura presente e molto attiva nella comunità vicentina. Persona di grande cultura e di profonda sensibilità, monsignor Nosiglia ha lasciato un segno importante nella storia di Vicenza, dimostrando sempre una concreta vicinanza nei confronti delle persone più bisognose. Sensibilità e vicinanza che si sono manifestate soprattutto nei giorni della terribile alluvione del 2010, quando la sua presenza non è mai mancata nei confronti della nostra comunità, in ginocchio a causa dei gravi danni dovuti al maltempo. Non dimenticheremo mai la dimostrazione di grande affetto che monsignor Nosiglia ha dimostrato in quei momenti di grave difficoltà per il territorio vicentino, visitando le zone più colpite, celebrando messe e organizzando iniziative solidali”.

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