Si accascia sulla sabbia mentre gioca a beach. Staff e atleti soccorrono 59enne colpito da infarto


Un fitta al torace, gli amici intorno a lui sul campo di beach volley, l’intervento salvavita del personale dello staff dell’impianto sportivo con il defibrillatore e l’accorrere di una squadra di calcio a 5 che si trovava al bar dopo l’allenamento, fino all’arrivo del team d’emergenza del Suem in meno di 20′ dalla chiamata di emergenza. Poi il trasporto in ospedale in codice rosso di un uomo di 59 anni, vicentino, colpito da infarto, e da quel momento la speranza di saperlo intanto sopravvissuto, con l’auspicio della guarigione.
E’ questa, in estrema sintesi, la successione degli eventi accaduti lunedì sera a partire dalle 21.10 a Villaverla, nell’area sportiva Sport Power Arena, dove la combinazione di fattore umano e tecnologia applicata al pronto soccorso ha permesso di salvare una persona. Il 59enne colpito dal malore, residente a Sarcedo, ora lotta per riprendersi assistito dagli specialisti di terapia intensiva del polo medico San Bortolo a Vicenza.
Con la solidarietà a lui e ai familiari che dall’indomani viene dimostrata in tutti in modi, a partire dal gestore degli impianti villaverlesi, che preferisce non commentare l’accaduto in rispetto dei difficili momenti che loro stanno attraversando, in attesa di notizie confortanti da Vicenza dove il congiunto rimane in prognosi riservata. Il 59enne, descritto da chi lo conosce come persona da sempre attiva nello sport, come ogni lunedì sera si era ritrovato sulla sabbia di uno dei campi da beach volley con la compagnia di amici.
Tutto stava proseguendo come al solito, godendosi il divertimento tra battute, schiacciate e qualche tuffo sulla sabbia in una serata di fine estate come altre, magari solo meno calda visto il meteo incerto di lunedì. Fino a quando dalle grida di incitamento si è passati in un attimo alle urla disperate per attirare l’attenzione del personale del centro sportivo: uno dei giocatori si è sentito male, bisogna subito chiamare il 118 e attivare il Dae semiautomatico. Sempre in Altovicentino, a Zané, un mese fa un fatto analogo per un 45enne salvato dopo il malore di origine cardiaca accusato sui campi da tennis.
Infarto nel campo da tennis, la prontezza del custode e il defibrillatore salvano una vita
Da lì il rapido susseguirsi di azioni sopra descritto, con il baccano dai campi di beach esterni ad attirare l’attenzione di una squadra di calcio a 5 amatoriale che aveva appena concluso il primo allenamento della stagione e si stava salutando nell’area di ristoro, e l’aiuto prestato da chi tra loro ha avuto il sangue freddo di condurre le fondamentali azioni di rianimazione cardiopolmonare, in attesa dell’arrivo dei soccorsi inviati dalla centrale operativa del 118. Giunti a 18 minuti dalla chiamata, come ci assicura uno dei presenti. In tanti, lunedì sera a Villaverla, hanno collaborato per garantire una chance di sopravvivenza a un uomo per alcuni di loro sconosciuto. Senza il defibrillatore e una formazione adeguata, questa chance sarebbe stata con ogni probabilità negata. Oggi sono loro stessi – ma anche tanti altri – che confidano di rivederlo, in futuro, nello stesso impianto a stringere la mano ad un uno a tutti loro.
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