Primo giorno di scuola a Conco senza Stefano, un ciclamino per ricordarlo. Si attende la data dell’addio

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Sullo sfondo l'ingresso del plesso scolastico dell'IC padre Mario Pozza

Non si è ancora ufficializzata la data del funerale a Stefano Angonese, lo studente che ieri avrebbe dovuto iniziare l’anno conclusivo del triennio delle “medie”, in terza, all’istituto don Pozza di località Conco. Un giorno di scuola triste, in cui tutti gli adulti sono stati vicini a ragazzi e ragazze di 13 anni, come Stefano, costretti ad elaborare un lutto inaspettato e al termine di un periodo dell’anno per antonomasia più spensierato e allegro, quello delle vacanze estive.

Tra le famiglie amiche di Moreno e Samai Angonese, e del figlio maggiore Christian, sia a Tortima – dove si è verificato domenica sera l’incidente mortale – che in Altopiano e altri luoghi, l’attesa ora è legata alla data del saluto solenne al 13enne. Morto sull’asfalto a tre giorni appena dalla prima campanella di scuola, pochi istanti dopo l’investimento. Una scia di dolore e rabbia, tutt’ora incancellabile, che si è protratta fino all’indomani con la “caccia” al pirata della strada che ha travolto e ucciso Stefano, proprio negli anni di passaggio dalla fanciullezza all’adolescente, negandogli un futuro e la vita.

Rintracciato il giorno dopo, lunedì, a Cartigliano. Grazie a pezzi di specchietto retrovisore del lato passeggero ritrovati in strada, sulla Sp72 della Fratellanza, e al sistema presente di rilevamento delle targhe delle auto in transito. Il giovane indiziato di omicidio stradale, di soli 23 anni, viaggiava in auto con un conoscente, testimone oculare di quanto avvenuto e, al di là del piano di giustizia, complice del silenzio e dell’omissione di soccorso alla coppia di ragazzini travolti mentre camminavano nella contrada.

Le indagini sono da subito affidate ai Carabinieri di Bassano del Grappa, con i colleghi della stazione di Lusiana Conco e sarebbero ormai in via di ultimazione, con pochi altri tasselli da inserire per completare il quadro. Difficile da chiarire il nodo delle condizioni psicofisiche del 23enne vicentino, al momento dell’impatto mortale, a causa dell’arresto differito. Per lui, è stato disposto il regime di arresto domiciliare fino a nuovo ordine, nella casa che condivide con i genitori. Sequestrata la Volkswagen Golf di colore grigio di sua proprietà. Intanto, nei giorni successivi alla tragedia, è emerso che i rispettivi papà del ragazzino falciato in strada e dell’investitore si conoscono, collaborando per motivi di lavoro.

Lutto cittadino per Stefano, il 13enne travolto domenica. A bordo dell’auto pirata erano in due

Ieri, nell’istituto del paese altopianese frutto dell’unione tra le località di Lusiana e Conco, la sindaca locale Antonella Corradin e il dirigente scolastico Riccardo Poletto hanno parlato con gli alunni, un’ottantina i presenti in aula magna. Tutti gli studenti dei due cicli primari e medie, non solo i compagni di classe di Stefano, chiaramente sono questi ultimi da seguire e confortare con la massima attenzione per sostenerli in questa fase dolorosa, trovandosi di fronte al banco vuoto, con sopra un fiore di ciclamino in un vaso giallo come omaggio. Un professionista psicologo sarà a breve incaricato di occuparsene in base alle esigenze che si segnaleranno. E’ stato osservato anche un minuto di silenzio.

Tortima, località che racchiude una decina di contrade locali per circa 100 residenti in tutto

Un incontro interno tra insegnanti e personale interno alla scuola si è svolto il giorno prima delle lezioni, mettendo sul tavolo anche possibili iniziative in futuro per ricordare l’alunno scomparso. Poi, la festa consueta di inizio lezioni, era stata annullata già alla notizia della disgrazia. E sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno delle esequie: per poter renderlo noto nella data e nelle modalità di celebrazione, è necessario il nulla osta alla sepoltura da parte della Procura di Vicenza, atteso entro la fine della settimana.

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