4 milioni di euro per rilanciare il “balcone dell’Altopiano”, a partire dal campanile


È stato il maltempo a rimandare di qualche giorno l’attesa inaugurazione del campanile di Lusiana, ma stamattina, sabato 11 ottobre, il cielo ha finalmente regalato un clima perfetto. E così, nel cuore della XXVI^ edizione del Pomo Pero — la mostra espositiva dedicata alle antiche varietà di mele e pere locali — il paese ha potuto celebrare uno dei suoi simboli più suggestivi, restituito alla comunità grazie ai fondi del Pnrr Cultura.
L’intervento sul campanile, che ora diventa punto panoramico attrezzato e accessibile, è parte di un progetto più ampio che ha visto Lusiana Conco tra i 220 comuni italiani finanziati dal bando nazionale “Attrattività dei piccoli borghi”. Un riconoscimento importante, che premia la visione di un territorio capace di coniugare tradizione, paesaggio e innovazione. “Questa inaugurazione coincide con il Pomo Pero, che è la festa che più ci rappresenta: parla della nostra terra, dei nostri frutti, delle nostre radici – ha dichiarato la sindaca Antonella Corradin – il campanile restaurato è solo uno dei tasselli di un progetto che ci sta trasformando: stiamo investendo nella bellezza, nella cultura e nell’accoglienza. Lusiana Conco è il balcone dell’Altopiano, e oggi più che mai vogliamo che tutti possano affacciarsi e guardare lontano”.
Il progetto – il comune è destinatario di 1milione e 600mila euro – punta anche alla valorizzazione dell’ex scuola da trasformare in ostello, il già concretizzato potenziamento del Museo Diffuso e la creazione di un’aula immersiva nel bosco di casa Sivocci, con l’obiettivo dichiarato di farne un borgo sempre più attrattivo per un turismo lento, consapevole e radicato nel territorio. A questo si aggiunge un sistema di percorsi escursionistici arricchiti da realtà virtuale, pensati per raccontare il paesaggio e la storia in modo coinvolgente. 2milioni e 400mila euro i fondi ministeriali messi invece a disposizione delle aziende private con progetti di sviluppo nel territorio comunale: “Le domande presentate da soggetti privati e successivamente tutte finanziate, sono state 34 – aggiunge orgogliosa Corradin – un record in Italia che testimonia la bontà dell’iniziativa”. E durante la giornata, tra le bancarelle di frutta antica e i laboratori didattici, non sono mancati momenti di riflessione sul futuro del borgo. Giovani imprenditori agricoli, artigiani e operatori turistici hanno raccontato le loro esperienze, testimoniando una vitalità che si rinnova nel solco della tradizione.
Lusiana Conco si conferma così laboratorio di sperimentazione e custode di memoria, dove il vecchio e il nuovo convivono armoniosamente. E da oggi, chi salirà sul campanile potrà vedere con i propri occhi ciò che la sindaca ha evocato con le sue parole: un orizzonte sconfinato, che abbraccia l’altopiano, la pianura e — nelle giornate più limpide — persino la laguna di Venezia.
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