Amministratori vicentini in Cisgiordania: “Abbiamo visto violare i diritti umani”

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Spinti dalla società civile, per chiedere il rispetto dei diritti umani ed il ripristino della legalità e per vedere con i propri occhi quello che sta succedendo tra Palestina e Israele, un gruppo di sette amministratori locali, prevalentemente del Veneto e a proprie spese, ha concluso un intenso viaggio di testimonianza e ascolto in Cisgiordania, in particolare nella regione di Masafer Yatta a sud di Hebron, su invito di Operazione Colomba.

Dal Vicentino sono partiti il sindaco di Zugliano Sandro Maculan, l’assessore di Vicenza Giovanni Selmo e l’assessore di SantorsoGiovanniKoprantzelas. Hanno viaggiato insieme alla vicesindaca di Camponogara Vania Trolese, all’assessore di Verona Jacopo Buffolo e all’assessora di Cesena Giorgia Macrelli.

A spingerli a partire la richiesta di agire da parte delle piazze e dei consigli comunali che hanno riportato la volontà popolare che le istituzioni si muovano. “Abbiamo potuto toccare con mano le quotidiane violenze e la continua violazione dei più elementari diritti umani subite dagli abitanti dei villaggi dove i volontari di Operazione Colomba operano”.

Ciò che il viaggio ha mostrato apertamente è lo squarcio di una realtà denunciata ma non sempre creduta: l’apartheid che i palestinesi sono costretti a subire attraverso la sottrazione forzata di terre e proprietà, limitazioni all’accesso all’acqua e alla libertà di movimento, terribili violenze da parti degli israeliani che terrorizzano e a volte sterminano la popolazione locale. “E’ stato evidenziato che più di mille palestinesi sono stati uccisi dall’Idf e dai coloni in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023”, spiegano i rappresentanti delle istituzioni locali italiane al ritorno dal viaggio.

Incontri stimolanti hanno arricchito gli amministratori, che si sono confrontati con gli attivisti nonviolenti Hafez e Mohammed Huraini e con Basel Adra, uno dei registi del documentario premio Oscar No Other Land, che hanno raccontato la resistenza civile e il coraggio delle loro comunità.
La visita a Betlemme e ad altri territori occupati e la testimonianza del sindaco Nicola Maher Canawati ha portato ad una conclusione: “Quanto abbiamo visto conferma quanto da più parti si sta denunciando: il governo israeliano, oltre all’azione genocidaria in atto a Gaza, nel resto del territorio sta realizzando una sistematica operazione di sostituzione etnica, sottoponendo la popolazione palestinese ad un drammatico regime di apartheid e di privazione di diritti”.

Rivolgere a tutte le istituzioni la richiesta di ripristinare la legalità e il rispetto dei diritti umani, ispirati dalla testimonianza nonviolenta degli operatori umanitari italiani, israeliani e internazionali è l’obiettivo principale del viaggio, a cui seguirà la promozione di progetti di cooperazione tra enti locali per favorire scambi culturali, visite ed esperienze educative in Cisgiordania e promuovere la cultura della non violenza attraverso il dialogo e l’incontro, per costruire una società basata su diritti uguali per tutti.
“Questa esperienza mi ha permesso di conoscere e apprezzare quanto i giovani volontari di Operazione Colomba svolgono a fianco della popolazione rurale del Masafer Yatta, territorio palestinese dove i nativi vengono privati dei loro fondamentali diritti – ha spiegato Sandro Maculan, sindaco di Zugliano –. Lo fanno in modo discreto, silenzioso, senza armi, per dissuadere e documentare le violenze dell’esercito e dei coloni israeliani. Torno carico di speranza.  Hafez Huraini, leader degli attivisti di Tuwani, ci ha detto “la nonviolenza funziona”. Mi ha rinfrancato vedere gesti di umanità e consapevolezza in mezzo a tante violenze. Tutto ciò è uno sprone a dar loro voce e chiedere con fermezza il rispetto dei diritti umani in quelle terre. Il nostro impegno di amministratori locali sarà ancor più quello di favorire scambi e relazioni tra le nostre comunità locali e quelle israelo-palestinesi”.

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