Sciopero generale venerdì 28 novembre: stop per trasporti, scuola, sanità ed altri servizi essenziali

Giornata di passione quella di venerdì 28 novembre. I sindacati di base Cobas, Adl, Clap, Sial, Cub, Usi-Cit, Usi, Usb e Flai Ts hanno infatti indetto uno sciopero che coinvolgerà tutti i settori, pubblici e privati, per spingere il Governo a modificare le politiche economiche e sociali. Al centro delle mobilitazioni che coinvolgeranno tutta Italia, c’è la richiesta di maggiori investimenti nei servizi essenziali, come sanità, scuola, università, trasporti e nell’assistenza territoriale, considerati settori in difficoltà da troppo tempo.

Le organizzazioni sindacali hanno convocato manifestazioni e presìdi territoriali, nonché una mobilitazione nazionale il 29 novembre legata alla “Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”.

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, l’astensione dal lavoro è fissata dalle 21 di giovedì 27 novembre alle 21 di venerdì 28 novembre 2025, per una durata complessiva di ventiquattro ore. Lo sciopero sarà di carattere nazionale e interesserà i lavoratori del Gruppo FS Italiane e delle società operative Trenitalia, Trenord e Trenitalia Tper. L’agitazione avrà ripercussioni sull’intera rete ferroviaria, con possibili cancellazioni e variazioni dei treni a breve, media e lunga percorrenza. Sono tuttavia garantiti i servizi essenziali nelle fasce protette previste dalla normativa vigente e sono già state attivate procedure per rimborsi e riprotezioni dei passeggeri che rinunciano al viaggio. Per il trasporto regionale sono invece consultabili gli elenchi regionali dei convogli garantiti, pubblicati sui portali istituzionali delle società interessate.

Scuola a rischio. Nella giornata di venerdì 28 novembre è stato indetto uno sciopero anche per il personale scolastico: Unicobas coinvolgerà tutto il personale Docente e Ata della scuola, della ricerca e delle università. Le ragioni della protesta vanno ricercato anche in questo caso nella richiesta di maggiori e migliori investimenti sull’edilizia scolastica. Secondo il XXV Rapporto di Ecosistema Scuola di Legambiente, nonostante un quarto di secolo di piani stralcio, Buona Scuola, finanziamenti straordinari legati al Covid-19 e Pnrr le nostre scuole restano infatti fragili e appesantite da profonde differenze territoriali: neanche uno stabile su due ha il certificato di agibilità e meno di uno su tre ha monitorato i propri solai.
Lo sciopero del 28 novembre riguarderà infine i lavoratori della Sanità, della Pubblica Amministrazione e altri servizi essenziali.