Smantellata la banda dei cantieri edili: 4 arresti, 12 denunce e 14 escavatori recuperati

Grazie a una vasta operazione della polizia, che ha toccato più province, è stata smantellata una banda specializzata nel furto e nella ricettazione di ruspe, scavatori e altri mezzi d’opera.
L’indagine era stata avviata nei mesi scorsi dalla polizia stradale di Vicenza ed è culminata con l’esecuzione di misure cautelari a carico di pregiudicati che operavano prevalentemente nel territorio vicentino e trevigiano, consentendo il recupero di 14 escavatori rubati, per un valore stimato in centinaia di migliaia di euro.
Il sodalizio, composto da cittadini italiani prevalentemente originari del foggiano, era ben radicato nel territorio veneto e agiva con estrema cautela e professionalità. Ogni colpo veniva studiato nei minimi particolari, al fine di ridurre al minimo i rischi e massimizzare l’efficacia dell’azione. Nulla veniva lasciato al caso, né quando si trattava di individuare il cantiere edile da saccheggiare, né quando si trattava di programmare le successive fasi del trasporto, dell’occultamento e della rivendita dei mezzi rubati.
L’inchiesta, condotta tra il Veneto e la Puglia, si è conclusa con la denuncia di dodici componenti del banda. Per sette di loro è scattata l’esecuzione di provvedimenti restrittivi; tre sono arrestati in flagranza e, infine, nella prima fase dell’attività, è stato eseguito un ordine cautelare. Numerose, le perquisizioni domiciliari e locali che hanno portato al sequestro di beni riconducibili all’attività illecita.
I furti si consumavano in tempi rapidissimi: le ruspe venivano sottratte, bonificate da eventuali sistemi di tracciamento, corredate di documentazione contraffatta e infine esportate all’estero. L’operazione, coordinata dalla squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Veneto della Polstrada, ha coinvolto diverse squadre in Veneto e Puglia: attraverso una complessa attività di indagine hanno ricostruito le modalità operative del gruppo criminale e i diversi ruoli degli appartenenti al sodalizio criminale.
Il successo delle indagini è importante non solo per il valore economico dei beni recuperati, ma anche per la salvaguardia del tessuto produttivo locale che opera nel campo della cantieristica edile, finita nelle mire di un gruppo criminale che colpiva il cuore produttivo delle imprese del settore, sottraendo ad esse beni di ingente valore che venivano caricati e nascosti all’interno di autoarticolati e collocati in aree considerate protette, da dove poi prendeva avvio la correlata fase della ricettazione dei veicoli.
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