Giustizia, l’appello del comitato: “Serve un sistema efficiente. Il tempo delle ambiguità è finito”

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Il Tribunale di Vicenza

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza in merito ai dati emersi dalla 36° classifica sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore.
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Giustizia a Vicenza in caduta libera: e c’è ancora chi vuole creare un nuovo tribunale e fare lo spezzatino di quello esistente portandolo allo stremo. Il crollo di Vicenza nella graduatoria de Il Sole 24 Ore per l’indice “Giustizia e sicurezza” fotografa una realtà
incontestabile: il sistema giudiziario vicentino è in grave sofferenza. In un solo anno la provincia scivola al 45° posto, perdendo 23 posizioni.

I numeri confermano ciò che tutte le componenti dell’avvocatura e della magistratura vicentina denunciano da tempo: il Tribunale di Vicenza opera con una scopertura del personale amministrativo superiore al 40%, cui si sommano carenze strutturali negli organici dei magistrati. Gli effetti sono inevitabili: rallentamenti, accumulo di arretrati, decisioni sempre più lente e un servizio ai cittadini gravemente compromesso.

Il paradosso: invece di rafforzare Vicenza, si vuole mettere in difficoltà ed emergenza tutto il sistema della Giustizia della Provincia. A fronte di questo quadro critico, ci si aspetterebbe un intervento urgente per ripristinare la funzionalità del Tribunale di Vicenza. E invece si continua a inseguire l’idea di istituire un nuovo tribunale senza organico proprio, che potrebbe esistere solo togliendo personale e risorse agli uffici di Vicenza.

Una scelta priva di logica istituzionale: i dati certificano che Vicenza arretra pesantemente sul fronte della giustizia; si sa che mancano funzionari e magistrati; e nonostante ciò si propone un progetto che sottrarrebbe ulteriori risorse al presidio giudiziario già in affanno.
Non è pianificazione: è un atto di irresponsabilità amministrativa che rischia di compromettere definitivamente il funzionamento della giustizia nel territorio. La provincia di Vicenza non può essere indebolita per alimentare progetti disancorati dalla realtà.

Il Tribunale di Vicenza non è un deposito da cui attingere personale per dare vita a operazioni prive di fondamento tecnico e istituzionale. Qualsiasi tribunale “nuovo”, se non accompagnato da organici aggiuntivi dedicati, rappresenterebbe un danno diretto per cittadini, imprese e professionisti, già oggi penalizzati da ritardi e inefficienze.

Le richieste
Alla luce dei dati e delle posizioni già espresse da magistrati e avvocati del distretto, il Comitato chiede:

1) il blocco immediato di ogni iniziativa legislativa o politica volta a creare nuovi tribunali prima che sia garantita la piena funzionalità degli esistenti senza organici nuovi e autonomi;

2) un piano straordinario di rafforzamento del Tribunale di Vicenza, con l’assegnazione stabile di magistrati e personale amministrativo;

3) una presa di posizione pubblica e trasparente da parte di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio: chi sostiene il nuovo tribunale deve dichiarare chiaramente che ciò avverrà a discapito di quello esistente.

Vicenza merita una giustizia efficiente, non illusioni costruite sottraendo risorse a un tribunale già in difficoltà. I numeri dimostrano che il tempo delle ambiguità è finito.

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