Aveva armi modificate e strumenti di caccia illegali: denunciato un bracconiere

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Il ticchettio di un uccellino che saltellava in una gabbia ha condotto la Polizia Provinciale da un bracconiere di Marano Vicentino che, a fine perquisizione, ha sommato una bella lista di reati, tra cui l’uccellagione di specie protette con armi modificate e strumenti illegali.

È successo qualche settimana fa. Gli agenti stavano effettuando un servizio di controllo della caccia quando sono stati attirati dal rumore al quale si è accennato. Spostata una siepe di lauro, hanno trovato una gabbia a scatto con il meccanismo di cattura armato e con un pettirosso vivo all’interno, utilizzato quale richiamo vivo. Individuato il proprietario, gli agenti si sono fatti accompagnare all’interno dell’abitazione per verificare le armi e la loro ubicazione.

Nell’abitazione sono state trovate una carabina ad aria compressa e un fucile semiautomatico. Altri due fucili erano in garage: un semiautomatico appoggiato al muro e un monocanna calibro 32 in un armadio senza serrature. Nello stesso armadio c’erano anche cinque silenziatori artigianali.

Dall’abitazione al giardino, la perquisizione è proseguita nei due capanni costruiti per nascondersi durante il bracconaggio. Nel primo capanno c’erano tre fucili monocanna, di cui uno con silenziatore montato. Era inoltre stato costruito un particolare sistema centralizzato costituito da sette richiami elettroaucustici tutti alimentati da un caricabatteria per autotrazione: il segnale acustico veniva amplificato con due altoparlanti posti tra le fronde degli alberi. Sempre dentro al capanno c’era un passero d’Italia ancora caldo, uccello particolarmente protetto. Nel secondo capanno c’era un fucile scarico calibro 36/37. In giardino sono stati trovati 17 uccelli vivi e sei gabbie a scatto.

A fine perquisizione, la Polizia Provinciale ha stilato una lunga lista di reati di cui il maranese dovrà rispondere davanti al giudice: cattura di uccelli di specie protetta e particolarmente protetta; utilizzo di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico; pratica dell’uccellagione con gabbie a scatto; alterazione di armi da sparo per mezzo di silenziatori; omessa custodia di due fucili.

“L’intervento della Polizia Provinciale a Marano Vicentino – commenta Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega alla Polizia Provinciale – è un esempio concreto di come i controlli sul territorio siano fondamentali per contrastare il bracconaggio. Non parliamo di episodi isolati, ma di pratiche che vanno fermate con serietà e continuità. Ringrazio gli agenti per il lavoro svolto e ribadisco che la Provincia di Vicenza continuerà a sostenere queste attività di vigilanza, affinché chi viola le regole sappia che i controlli sono costanti e puntuali”.

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