Maltrattamenti alla moglie: si dimette il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli

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Il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, si è dimesso dopo il caso di presunti maltrattamenti e lesioni ai danni della moglie. La conferma è arrivata direttamente dal primo cittadino, anche se la posizione era stata inizialmente fatta filtrare dal suo difensore Ermanno Cicognani, secondo cui “decisioni di rilievo verranno valutate solo dopo la piena conoscenza delle carte”.

L’indagine, coordinata dalla procura di Ravenna, ha portato alla richiesta di custodia cautelare in carcere, rigettata dal gip Janos Barlotti, che ha ritenuto attendibili le dichiarazioni della donna e riscontrate da referti medici e documentazione fotografica, ma non sufficienti allo stato a configurare il reato di maltrattamenti in famiglia. Di diverso avviso la procura che ha annunciato ricorso al Riesame.

Sul piano politico, la vicenda ha aperto un fronte delicato. Dopo le richieste di “passo indietro” arrivate da associazioni e le pressioni interne alla maggioranza, il Pd, anche sulla linea indicata dal presidente della Regione Michele de Pascale, aveva sostenuto in un primo tempo la necessità di distinguere il profilo giudiziario da quello politico e di consentire al sindaco di difendersi prima di qualsiasi scelta. Dall’opposizione Fratelli d’Italia valutava una mozione di sfiducia, mentre in maggioranza l’orientamento prevalente restava quello della compattezza.

Alla fine però ha prevalso il buonsenso. E l’ormai ex sindaco di Cervia – con un passato da calciatore proprio nel Cervia durante il reality “Campioni” – ha fatto il suo passo indietro. “In questo momento non sarebbe possibile affrontare una situazione così complessa con la necessaria lucidità, né garantire la serenità che l’istituzione comunale merita. Ritengo quindi responsabile destinare ogni energia alla tutela della mia onorabilità e, soprattutto, ai miei figli, che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita”.