Recesso da Ava, Pd: “Una scelta che impoverisce Schio e preoccupa per il futuro della città”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del segretario del Circolo Pd di Schio, Mattia Dal Lago, relativo al voto con il quale il Consiglio comunale della città altovicentina ha approvato l’uscita dalla società Alto Vicentino Ambiente S.r.l. (Ava).
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Nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera (lunedì 29 dicembre) si è consumato un passaggio che segna un’ulteriore pagina negativa per la politica scledense. La Sindaca e la maggioranza hanno infatti deciso di uscire dalla società Ava, rinunciando di fatto a esercitare un ruolo di controllo su un asset strategico per il territorio.
Non si tratta di una semplice decisione amministrativa, ma di una scelta politica che evidenzia una deriva sempre più ideologica e rigida, spesso in contraddizione con le
motivazioni che la maggioranza stessa dichiara di perseguire. L’assenza dei tre consiglieri di maggioranza sembra un campanello d’allarme per la tenuta della coalizione che governa: eppure hanno deciso di procedere lo stesso. Una linea che sembra allontanarsi dal buon senso, dalla collaborazione istituzionale e dall’interesse collettivo della comunità.
Di fronte a decisioni di questo tipo, le domande sono inevitabili: dove ci porteranno queste scelte? E chi ne pagherà le conseguenze dovesse partire l’ennesima causa? (Eppure dovrebbero essere consapevoli di averne già persa una). Ancora una volta, il rischio concreto è che a farne le spese siano i cittadini.
Con la chiusura di un altro anno amministrativo, il bilancio che emerge è tutt’altro che positivo: un piano delle opere improntato ancora una volta alla prudenza, più che a una visione di sviluppo; la mancata nomina del nuovo assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, più volte promessa e mai realizzata, con la Sindaca che ad oggi ha in mano due deleghe pesanti come Urbanistica e Sociale; un isolamento politico e amministrativo sempre più evidente; una spaccatura interna alla maggioranza ormai palese; una mobilità che resta ferma a un treno a gasolio e una viabilità con criticità irrisolte; il recesso dalla società Ava.
Schio è una città che merita molto di più. Non possiamo restare indifferenti di fronte a scelte che rischiano di compromettere il futuro del nostro territorio. Serve maggiore responsabilità, serve ascolto, serve soprattutto una visione capace di mettere al centro la comunità e i suoi bisogni, non un finto ambientalismo che non ha nulla a che vedere con la tutela dei cittadini.
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