“Suoni tra le malghe d’inverno” al via. I silenzi prealpini si fondono con musica e folklore

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Due domeniche con le note musicali a “cantare i silenzi” della montagna dell’Altovicentino. Primo dei due appuntamenti domani, 30 dicembre, a Malga Zolle di fuori nel territorio di Arsiero per la rassegna “Suoni tra le malghe d’inverno“. Un evento pensato e realizzato per guidare nella riscoperta ed evocare ricordi, fascino e melodie che caratterizzano i boschi, le valli e i monti delle Prealpi vicentine. Una proposta al di fuori del turismo di massa, immersi nella natura, con i rigori di stagione. Ad affiancare la data di fine 2018 un secondo appuntamento per domenica 13 gennaio, stavolta in Malga Foraoro a Caltrano.

Due occasioni, prima di tutto, per vivere un’atmosfera speciale coinvolgendo i cinque sensi. La proposta nasce come frutto della collaborazione di una rete composta dai due comuni Arsiero e Caltrano, da associazioni locali e gestori delle malghe. E si aggiunge al cartellone di eventi allestiti in sei diverse località montane tra giugno e agosto scorsi. Domani sul palco il cantastorie altopianese Ezio Pesavento, in gennaio spazio per il folk d’autore dei Valincantà. In entrambi i casi i brani proposti saranno recitati in lingua dialettale, con partenza al mattino in passeggiata collettiva per raggiungere le malghe.

Un’iniziativa culturale che permette agli utenti di “assaggiare” la versione invernale dopo quella estiva, svolta nelle estati del 2017 e 2018 riscuotendo attestati di stima assortiti e un’affluenza di visitatori e, perchè no, ascoltatori, dai numeri importanti.

“L’edizione invernale consente, meglio ancora rispetto a quella estiva, di sottolineare l’idea di turismo che sta alla base della rassegna – spiega Alberto Bortolan, assessore alla Cultura del comune di Arsiero -. C’è infatti un turismo montano di massa, animato dall’idea delle grandi opere e dallo sfruttamento dell’ambiente. C’è poi un turismo dolce, eco-sostenibile, silenzioso per così dire, meno spettacolare nei numeri di utenti raggiunti, ma rispettoso dell’ambiente e lontano da infrastrutture inquinanti”.

Nel portale ufficiale della manifestazione (clicca per il accedere al link) è possibile approfondire il progetto e la ragioni che lo sostiene, e inoltre conoscere i dettagli in calendario. “Tornare a frequentare le montagne in questo particolare momento, dopo i danni causati dal maltempo in autunno – conclude Bortolan – assume una maggiore importanza: significa riportare l’attenzione del pubblico sui nostri monti, sui boschi, sulla necessità di gestire l’ambiente, anche montano e valligiano, con scelte sostenibili dal punto di vista dell’impatto ecologico”.