Green Pass sui luoghi di lavoro, Agno Chiampo Ambiente annuncia “possibili disagi”

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“È uno scenario particolarmente incerto e preoccupante. Temiamo per le conseguenze che potrebbe avere sulla regolarità del servizio”. Non usa mezzi termini il presidente di Agno Chiampo Ambiente, Alberto Carletti, in merito agli effetti che potrebbe avere, a partire dal 15 ottobre, l’introduzione dell’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro.

“Sia ben chiaro che non sono contrario a questa norma orientata innanzitutto alla tutela della salute pubblica – spiega Carletti -, ma non posso nascondere la preoccupazione di fronte all’eventualità che alcuni addetti rimangano assenti per la mancanza del green pass e si produca quindi la riduzione della forza lavoro, che causerebbe inevitabilmente grosse difficoltà nell’erogazione dei nostri servizi. In questa situazione, pertanto, come azienda ci risulta del tutto impossibile prevedere se l’attuale assetto dei servizi erogati risulterà inalterato o meno. Di ciò ho già informato i Comuni soci e la Prefettura”.

Agno Chiampo Ambiente si occupa del servizio di igiene urbana, nonché garantisce e coordina i servizi di raccolta, trasporto, trattamento e recupero di rifiuti urbani e assimilati, ovvero la raccolta e lo smaltimento degli stessi in un’area di 430 chilometri quadrati, abitata da oltre 170 mila abitanti. Ne fanno parte 22 comuni: da Altissimo e Nogarole a Zermeghedo, da Montebello a Valdagno e Vicenza, passando per Montecchio Maggiore e Arzignano. Gli addetti sono un centinaio: al momento non è possibile sapere quanti saranno sprovvisti di Green Pass, per motivi di privacy.

“Preso atto di tutto questo – continua il presidente di Agno-Chiampo Ambiente –, stiamo comunque approntando i migliori strumenti organizzativi per salvaguardare i servizi erogati. Non posso però non sottolineare che, nonostante essi rientrino tra i servizi pubblici essenziali, la normativa non ha previsto alcuna disposizione particolare, esponendo la collettività al rischio di interruzione dei servizi stessi. Nel caso in cui si dovessero verificare riduzioni della forza lavoro, la società si vedrà costretta, suo malgrado, ad operare delle scelte strategiche per assicurare la continuità dei servizi affidatici, dando priorità alla raccolta stradale porta a porta dei rifiuti solidi urbani. Invito, comunque, i nostri utenti, ossia i cittadini, a controllare se la raccolta dei rifiuti sarà regolarmente avvenuta e, in caso contrario, a ritirare il contenitore per riesporlo nel successivo turno di raccolta”.