Il fruttivendolo senza vetrine era a rischio blatte, ratti e insetti: dopo i controlli scattano multa e chiusura

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L’ortofrutta non ha le vetrine e per questo il Servizio Igiene degli Alimenti dell’Ulss 8 Berica, intervenuto su richiesta della Polizia Locale dei Castelli, ha imposto la sospensione dell’attività di vendita.
E’ successo a Montecchio Maggiore. Il provvedimento è indirizzato al titolare di un negozio in viale della Stazione ad Alte per “gravi non conformità di tipo strutturale e gestionale”, come viene precisato nel provvedimento. Nello specifico, i tecnici dell’azienda sanitaria hanno rilevato la “mancanza di vetrine sulle aperture del negozio che danno alla pubblica via e chiusura delle forometrie durante il periodo della chiusura serale (dalle 22 alle 7) con serranda in metallo a maglie larghe a costituire possibilità di contaminazione della frutta e verdura stoccata anche durante il periodo notturno per eventuali intrusione di blattoidei, ratti, insetti volanti o quant’altro”.
Al proprietario, un cittadino egiziano di 30 anni con residenza nella provincia di Roma, è stata notificata la sospensione immediata dell’attività che verrà revocata solo nel momento in cui adotterà misure efficaci per impedire la potenziale contaminazione di ortaggi e frutta stoccati nell’attività di vendita. Il sopralluogo dell’Ulss Berica è stato eseguito a pochi giorni di distanza da un primo controllo attuato dalla Polizia Locale dei Castelli in cui era stata riscontrata la violazione delle norme a tutela del consumatore, nella fattispecie la mancanza dei prezzi sui prodotti esposti. Il proprietario è stato quindi multato con una sanzione di oltre mille euro.
Multato un furgone per l’ingrosso e un barbiere
Sempre la scorsa settimana, gli agenti del comando di piazza San Paolo hanno fermato un furgone, condotto da un bengalese, che trasportava verdure e generi alimentari all’ingrosso. Dagli accertamenti è emerso come l’attività in questione fosse sconosciuta al servizio igiene, nutrizione e alimenti dell’azienda sanitaria di competenza, l’Ulss 9 Scaligera di Verona. Per questo motivo è stata elevata una sanzione di 3000 euro.
Nell’ambito delle attività di monitoraggio igienico sanitario, pochi giorni fa le pattuglie del comandante Alessandro Rigolon hanno multato con 500 euro il titolare, di nazionalità marocchina, di un negozio di barbiere in via Battaglia. I controlli, come di consueto, erano volti alla verifica del rispetto della normativa regionale e comunale che impone la costante presenza del responsabile tecnico, in possesso dell’apposita abilitazione professionale. Figura che non era all’interno del locale al momento dell’accertamento, nonostante la presenza di un cliente intento a farsi tagliare i capelli da un dipendente.Questo è solo l’ultimo dei controlli effettuati quest’anno a Montecchio Maggiore per monitorare il settore dei servizi alla persona. A febbraio la Polizia locale dei Castelli aveva già contestato un’analoga violazione a un parrucchiere di Alte, originario del Bangladesh. Risale invece a maggio una sanzione di circa 350 euro comminata a un altro barbiere in piazza Carli, sempre bengalese, che aveva deciso di tenere aperto il negozio anche di domenica nonostante il divieto imposto dalla norma.
“L’importante e attenta attività di controllo che impegna costantemente i nostri agenti di Polizia Locale assicura il rispetto delle norme a tutela della salute dei clienti che acquistano nei negozi del territorio. Inoltre, garantisce – evidenzia il sindaco Gianfranco Trapula – il rispetto delle leggi che disciplinano le attività commerciali evitando l’insorgere di fenomeni e forme di concorrenza non corretta”.