Rissa per un kebab? Tre nigeriani denunciati, uno in ospedale ma rifiuta le cure

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Un negozio etnico a specialità kebab (foto d'archivio)

A metterci un tocco di “piccante” ci ha pensato, probabilmente, qualche bicchiere di troppo. L’appuntamento per un kebab è sfociato in rissa ieri ad Alte di Montecchio Maggiore nella zona commerciale, dove tre cittadini nigeriani hanno iniziato a discutere animosamente, e c’è da scommettere non sulla preferenza della salsa rosa rispetto allo yogurt o alla “rossa piccante” con o senza cipolla. Dalle parole ai fatti visto che sono “volate” le mani dando vita ad una violenta zuffa con i tre connazionali sul ring improvvisato di fronte al locale d’asporto, insieme ad altri sulle cui tracce si stanno muovendo i carabinieri castellani.

I tre protagonisti accertati rispondono alle iniziali di di A. C. (30 anni), I. G. e A. J. (34 anni entrambi) tutti residenti nella città castellana e pure domiciliati nello stesso edificio. Altre due persone di origine africana sono in corso d’identificazione e oltre al volto avranno presto un nome nel taccuino delle forze dell’ordine.

Insomma si conoscevano bene, nazionalità a parte, i tre elementi rimasti comunque in stato di libertà dopo il riconoscimento e la denuncia per il reato di rissa, “agitati”  probabilmente per alcuni dissapori in arretrato e facile pensare anche in conseguenza di qualche brindisi in orario d’aperitivo. Inconseguenza dello scontro ravvicinato uno dei tre, il più giovane, avrebbe dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Arzignano lamentando lievi contusioni ma, una volta accompagnato al pronto soccorso, si è rifiutato di ricevere assistenza lasciando la struttura sanitaria con le proprie gambe.

Ai carabinieri della tenenza di Montecchio Maggiore, supportati dalla pattuglia del nucleo radiomobile di Valdagno e un equipaggio della polizia locale “dei Castelli”, gli accertamenti del caso avvenuto nei pressi del centro commerciale “La Galleria”, in via Madonnetta. Preziose e circostanziate le testimonianze dei presenti al pari delle immagini video delle telecamere comunali di sorveglianza. Dopo la denuncia dei tre nigeriani sono in corso verifiche per l’identificazioni degli altri due soggetti coinvolti nella scena da far west.