Sì ai Centri Estivi per i bimbi sotto la regia del Comune. Le iscrizioni aperte a breve

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Bambini si proteggono con la mascherina (da arzignanodialoga.it)

I genitori li invocano, gli amministratori di ogni città e comune stanno battendo ogni strada utile per realizzarli: i Centri Estivi nella città del Grifo si faranno, pur nelle difficoltà imposta dalle restrizioni imposte dal Governo, dalle direttive regionali e dalle norme anti contagio. Gruppi ridotti, addio ai tuffi in piscina e al party affollato di fine corso, ma la priorità contingente è dare respiro alle famiglie arzignanesi, tornate alle attività lavorative quotidiane quasi al completo e con fisiologiche difficoltà nella gestione dei figli.

L’assessore all’istruzione Valeria Dal Lago è al lavoro dopo aver studiato a fondo le linee guida con i collaboratori più competenti in materia. Le iscrizioni saranno aperte nei prossimi giorni, con probabile inizio già nel mese di giugno secondo le modalità indicate in seguito.

“Il Comune sta organizzando i Centri Estivi che quest’anno saranno principalmente rivolti ai bambini con genitori che hanno davvero necessità – spiega -. Per organizzarli dovremo, infatti, rispettare rigide regole e prescrizioni imposte dal Governo, che prevedono numeri limitati e un’organizzazione severa di gruppi e spazi. Nei prossimi giorni apriranno le iscrizioni e a breve daremo quindi tutte le informazioni necessarie”.

La fase 2 dell’emergenza sanitaria e la ripresa delle attività lavorative ha innegabilmente messo centinaia di genitori vicentini nella condizione di affrontare gravi problematiche nella conciliazione di figli e lavoro. Da questa constatazione nasce l’esigenza di supporto da parte degli enti territoriali, cercando di portare a regime la disponibilità di accoglienza di bambini e ragazzi in ambienti idonei, per tutta la durata dell’estate.

Tra le novità imposte dalle nuove regole ci sarà l’impossibilità di recarsi in piscina in gruppo, il no alla tradizionale festa finale e il divieto di effettuare in presenza le riunioni dei genitori. Si potrà infine giocare e fare attività in piccoli gruppi, con educatori fissi che si dedicheranno sempre allo stesso “clan”. Il rapporto sarà di un operatore ogni 5 bimbi di età della scuola d’infanzia e uno ogni 7 per la primaria.

“Riguardo alle tariffe per la frequenza – conclude la nota pubblicata oggi-  considerato che le stesse sono invariate dal 2015, saranno riadattare in minima misura. Precisiamo che i posti a disposizione saranno limitati e che verrà approntata una graduatoria che terrà conto di alcuni parametri. Tra questi la presenza di un minore con un solo genitore (lavoratore) o di minori con entrambi i genitori lavoratori, o lo stato di disabilità del minore”.