Le Melette risorgono: inaugurata la Ski Area, “primo passo del rilancio dell’Altopiano”

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Se è vero il detto “sposa bagnata sposa fortunata” l’inaugurazione a Gallio del rinnovato comprensorio sciistico leMelette avvenuta sotto una pioggia fitta ed insistente fa sperare in un futuro roseo per l’area turistica estiva ed invernale “risorta” grazie allo sforzo di molti oltre agli ingenti finanziamenti pubblici sia delle amministrazioni locali sia del Fondo Comuni di Confine.

L’inaugurazione è stata salutata come “un sogno che si realizza” dalle autorità istituzionali intervenute al taglio del nastro. Un sogno iniziato nel 2010 quando le tre amministrazioni comunali di Asiago, Gallio e Roana hanno testardamente voluto quest’opera di ammodernamento convinte che costituisse la base per il rilancio vero e definitivo dell’Altopiano, soprattutto nel mercato turistico invernale. Un desiderio che proseguirà con l’ammodernamento degli altri parchi sciistici altopianesi e dei centri urbani di Gallio e Asiago.

All’inaugurazione erano presenti, oltre al presidente Andrea Rigoni e ai sindaci di Gallio e Asiago, anche l’onorevole Roger De Menech (presidente dei Fondi di Confine), l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e il consigliere della provincia di Vicenza, Leonardo De Marzo. Il governatore veneto Luca Zaia e il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti (a Milano per il congresso della Lega) sono intervenuti rispettivamente con una lettera e un video.

Sono oltre 200 soci che hanno creduto nel sogno sottoscrivendo le quote di partecipazione in un momento in cui le criticità erano ancora tante ed il taglio del nastro ancora lontano e nemmeno in programma.  Un sogno che simboleggia anche una rinascita con l’imponente seggiovia a sei posti da duemila persone all’ora, che ancora oggi si diparte tra alberi a terra e boschi gravemente danneggiati dalla tempesta Vaia.

Come ha sottolineato il presidente della società di gestione “Ski area Altopiano di Asiago Sette Comuni” Andrea Rigoni, “L’impegno profuso da tante persone, il coraggio di crederci restituisce le Melette alla comunità altopianese e alla comunità degli sciatori appassionati, che troveranno impianti di risalita all’avanguardia e baite riviste in un’ottica di promozione dei prodotti locali e del benessere; ma soprattutto quei 25 chilometri di piste che hanno costituito e costituiranno un luogo d’eccellenza per lo sci e per la vita all’aria aperta”.

“Quest’opera nasce nel 2007 sulla scia del referendum per il passaggio sotto la Provincia autonoma di Trento – ha spiuegato Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago – quale unico mezzo a disposizione della popolazione altopianese per reagire contro gli assurdi privilegi di cui ancora godono le province autonome nostre dirimpettaie. Siamo riusciti a portare avanti questo ambizioso progetto oltrepassando ostacoli che sembravano invalicabili e a superare il ragionamento stantio dei campanili portando la nostra forza oltre i confini comunali e guardando all’Altopiano come un unico grande territorio”.

Per Leonardo De Marzo, consigliere provinciale Vicenza delegato allo sviluppo dell’accoglienza turistica sul territorio, “l’Altopiano da oggi è un esempio per tutti dimostrando quanto si possa ottenere facendo squadra”, mentre per Roger De Menech, “i fondi di confine sono uno strumento innovativo perché non calano opere dall’alto ma recepiscono le proposte che arrivano dai territori che poi mettono insieme pubblico e privato per portare avanti investimenti possano far rifiorire i territori montani portando investimenti e occupazione. Stiamo già lavorando per il prossimo triennio: altri 40 milioni di euro saranno messi a disposizione della montagna veneta per infrastrutture ma soprattutto per il mantenimento di servizi”.

“Tutti sognavamo di veder rinascere le Melette ma solo grazie alla gente dell’Altopiano e chi l’ama – ha sottolineato l’assessore regionale Elena Donazzan – questo sogno è diventato realtà gettando le basi per un futuro di accoglienza e di alta formazione turistica in maniera che chi vive sull’Altopiano possa continuare a viverci con benessere e serenità”.

“Questo taglio del nastro rappresenta qui sull’Altopiano il primo esempio di collaborazione pubblico–privato in grande scala oltre ad essere la prima opera inaugurata realizzata con l’impulso dei fondi di confine – ha spiegato Emanuele Munari, sindaco di Gallio -. Gli stessi Comuni hanno compiuto sforzi importanti con tagli alla spesa e gestione oculata delle risorse per destinare gli avanzi di bilancio all’ammodernamento dell’area”.