La Regione investe mezzo milione di euro per i lavori sul torrente Ghelpach in Altopiano

Il torrente "cimbro" Ghelpach in un tratto scoperto vicino al centro di Asiago (da wikipedia)

Si avviano ormai alla fase conclusiva i lavori curati dai Servizi Forestali regionali che stanno interessando il torrente Ghelpach, che conserva nei secoli il nome cimbro delle origini che indicava l’abitato di Gallio. Uno stanziamento pubblico da 500 mila euro li ha resi possibili, andando a rimediare i “danni” idrogeologici provocati in generale dal maltempo, e in particolare sull’Altopiano dei 7 Comuni dalla veemenza della tempesta Vaia.

Si tratta dell’alveo principale della conca asiaghese che la percorre in direzione da est a ovest, attraversando anche i centri cittadini proprio di Asiago e di Gallio, allo “scoperto”, prima di incanalarsi nel sottosuolo e, secondo studi recenti, seguire corsi e grotte sotterranee fino ad Oliero nella valle del Brenta.

“L’erodibilità del substrato roccioso e l’andamento pianeggiante dell’alveo – ha spiegato nei giorni scorsi dopo un sopralluogo l’assessore regionale al dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin – avevano comportato la deposizione di notevoli quantità di materiale trasportato dalle piene, in particolare con e dopo Vaia, momento in cui si erano verificate anche localizzate esondazioni”. Ad essere maggiormente interessate, sono state soprattutto le località Coda e Morar in comune di Asiago e Waister Pian dei Costa in comune di Roana. “Il tratto di alveo su cui stiamo ora intervenendo – prosegue l’assessore – è suddiviso in tre diverse località e ha una lunghezza complessiva di 1.350 metri lineari. Da esso stiamo prelevando circa 3 mila metri cubi di terre e rocce depositate dalla corrente. Materiale che viene poi utilizzato per la ricomposizione ambientale”.

Per migliorare la funzionalità idraulica, inoltre, è prevista la selciatura di circa 400 metri quadrati del fondo alveo all’altezza di ponte Morar. “Ad oggi – evidenzia Bottacin – i lavori, che erano iniziati lo scorso autunno e poi sospesi a causa degli eventi eccezionali dello scorso inizio dicembre, sono ormai arrivati al 80% del loro completamento, essendo stato sghiaiato circa un chilometro di percorso”.

Nell’immagine l’assessore regionale in visita a un bacino di contenimento a Montebello (archivio)

Salvo imprevisti e condizioni meteorologiche permettendo, entro la metà di luglio dovrebbero quindi poter essere conclusi. “Si tratta di un intervento significativo per il quale abbiamo impegnato 500 mila euro – conclude il portavoce della Regione Veneto – che, oltre a manifestare la nostra costante presenza sul territorio, evidenzia un impegno puntuale nell’analizzare le diverse criticità”.