Matteo Ambrosini vola tra i pro: l’ex pattinatore pronto al ciclismo dei “grandi”


Il 2026 sarà l’anno della consacrazione per Matteo Ambrosini, classe 2002, di Canove di Roana, sull’Altopiano dei Sette Comuni. Dopo una stagione più che brillante tra gli Under 23, il passista-scalatore veneto farà il grande salto nel professionismo con la MBH Bank–Ballan–CSB Colpack, formazione Professional guidata da Antonio Bevilacqua.
Ambrosini ha un passato sportivo particolare: prima di salire in sella, ha praticato pattinaggio, disciplina che gli ha forgiato forza e resistenza. È arrivato al ciclismo tardi, senza passare per tutte le categorie giovanili, ma ha bruciato le tappe: “Non ho fatto tutta la trafila nelle categorie giovanili, ho iniziato a correre direttamente da U23 dopo una breve esperienza tra i cicloamatori, dove sono stato scoperto da Flavio Miozzo”.
Nel 2025 ha raccolto due vittorie — Coppa Sangeo il 22 febbraio e Marcialla il 10 maggio — oltre a numerosi podi e piazzamenti in top 10. Tra i risultati più sentiti, anche un convincente quinto posto nella Zanè–Monte Cengio, gara di casa, dove i primi di agosto ha emozionato il pubblico locale con una prova generosa: “È un sogno che si realizza — ha dichiarato Ambrosini — ringrazio la Colpack Ballan per avermi accompagnato in questo percorso e per aver creduto in me anche per il futuro. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.
E oggi il nome di Ambrosini figurava nella startlist del Giro del Veneto, con arrivo a Verona: un’occasione importante per mettersi ancora in mostra davanti al grande pubblico e ai tecnici del World Tour. Il suo 2026 inizierà con un’esperienza nuova, ma con lo stesso spirito combattivo che lo ha reso uno dei giovani più promettenti del panorama italiano: umile, ma tenace. Quel tanto che basta per permettersi grandi sogni.
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