Donna vicentina si lancia nel vuoto dal ponte di Roana. Salma recuperata nella notte

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Un nuovo dramma personale trova il tragico epilogo in un gesto estremo che si consuma dal ponte di Roana, sull’Altopiano di Asiago. E’ stato confermato infatti il decesso di una donna vicentina, di età prossima ai 45 anni, che ieri sera poco dopo le 20 ha deciso di togliersi la vita gettandosi nel nuovo dal viadotto.

Per quanto l’allarme sia scattato in tempo reale, lanciato via smartphone ai carabinieri della compagnia di Thiene da una persona che stava passeggiando nelle vicinanze, non c’è stato modo di intervenire in tempo utile.

A Roana in prossimità del ponte sono giunti i vigili del fuoco altopianesi, i militari in forza alla Arma della stazione di Canove e un team di soccorso del Suem 118, che è rimasto in attesa pronto a intervenire nel caso di un “miracolo”. Il salto nel vuoto in questo caso non lasciava però alcuna speranza di sopravvivenza, come è stato confermato non appena un operatore si è calato sul fondovalle per le fasi di recupero della salma, completata con l’oscurità in condizioni non facili.

La donna autrice del gesto estremo viveva in una località della zona tra Dueville e Vicenza. Da tempo soffriva di una patologia che l’aveva portata in passato a tentare di compiere quello stesso atto suicida concretizzatosi giovedì, dopo aver lasciato la sua abitazione senza informare i familiari della destinazione. La 45enne aveva poi intrapreso un percorso di cure, interrotto solo di recente. Nello stesso, luogo corso dell’estate, un tentativo di suicidio (una diversa persona) era stato sventato in extremis, grazie all’intervento di alcuni passanti.

IMPORTANTE. Ricordiamo ancora una volta a chi si trova a vivere una fase difficile della propria esistenza che esistono molteplici possibilità di aiuto, ascolto e sostegno offerte da associazioni che conoscono i problemi legati ai disagi personali che possono toccare a chiunque. L’invito per chi dovesse trovarsi in difficoltà temporanea o in condizioni psicologiche di instabilità emotiva è di contattare liberamente e anonimamente gli operatori del numero unico attivi 24 ore su 24, come Progetto InOltre (800.334.343) e Fondazione Di Leo (800.168.768). Risponderanno persone qualificate che potranno prospettare possibili alternative e percorsi già sperimentati in questi anni recenti con ottimi riscontri.