Sogni olimpici vicentini al via: sono tre i nostri portacolori a Pechino per i Giochi invernali

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Tommaso Leoni "in posa" con il simbolo delle Olimpiadi, che rappresenta i cinque continenti

Davide Ghiotto, di Creazzo, Tommaso Leoni, di Breganze, e infine l’altopianese Filippo Ambrosini. Portano questi nomi (e cognomi) le speranza azzurre con dna vicentino volate in Asia per le Olimpiadi Invernali 2022, con “base d’asta” a Pechino. Skating velocità, snowboard e pattinaggio artistico (di coppia) le specialità su neve e ghiaccio che vedono il terzetto di vicentini protagonisti da oggi della rassegna a cinque cerchi, in versione Winter Games, quella che si apre tra polemiche geopolitiche e la minaccia del Covid-19 che rischia di far rimanere ai blocchi di partenza gli atleti in caso di contagio.

Per Ambrosini si tratta del debutto olimpico assoluto, per Leoni e Ghiotto invece del secondo gettone di presenza. Lo snowboarder partecipò da giovanissimo alle Olimpiadi di Sochi nel 2014, mentre il pattinatore su lama esordì in Corea a Pyeongchang nel 2018. Per gli appassionati, da ricordare le 7 ore di fuso orario a favore dell’Oriente e la diretta sui canali Eurosport e Discovery +.

Il primo in ordine di tempo in gara sarà domenica proprio Davide Ghiotto, che correrà su due distanza nell’anello di ghiaccio: prima sui 5 mila metri e poi sui 10 mila. Scontato che l’obiettivo minimo per lui sarà migliorare il 19° e il 12° posto, in ordine, sulle due distanze, maturato quattro anni fa. A 28 anni appena compiuti lo scorso dicembre, Davide sembra aver raggiunto il pieno della maturità agonistica e punta a rinverdire i fasti di Enrico Fabris e Nicola Tumulero, vicentini da medaglia olimpica nei primi anni Duemila.

Dovrà attendere poco mendo di una settimana per la sua personale “rivalsa” prima di tutto contro la sfortuna invece Tommaso Leoni, sulla neve cinese all’alba (in Italia) di giovedì 10 febbraio. Nel 2018 rimase ai box per un ginocchio saltato e una tribolata riabilitazione  ma con tanta caparbietà ha superato il momento più duro della sua carriera, e punta ora a riprendersi le soddisfazioni mancate quattro anni fa. Oltre che nell’individuale sarà al via anche della prova a squadre mista per nazioni. Nato ad Asiago e residente a Breganze, ha compiuto 30 anni lo scorso dicembre. Lo snowboard cross è la sua specialità, nel 2014 a soli 22 anni raggiunse i quarti di finale.

Attesa ancora lunga infine per Filippo Ambrosini e la sua compagna di ventura Rebecca Ghilardi, atleta bergamasca, che si esibiranno sul ghiaccio dell’arena olimpica nella gara riservata alle coppie di pattinaggio artistico, tra il 18 e il 19 febbraio. I due pattinatori dell’artistico, 28 anni lui e 22 lei, condividono la strada dal 2016 e puntano a un piazzamento di prestigio: difficile poter ambire al podio almeno secondo il ranking, ma anche qui sognare non costa nulla, anche perchè la coppia italiana è in crescita di risultati nelle apparizioni più recenti.

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