Quasi 700 “poveri assoluti” bussano alle porte del Comune per un sostegno economico

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Allarme povertà a Vicenza

Quasi 700 vicentini si considerano “poveri assoluti”, in condizioni di indigenza estrema, e in meno di quattro mesi (da settembre ad oggi) hanno chiesto aiuto economico ai Comuni dell’area dell’azienda sanitaria Ulss 6 di Vicenza, ovvero il capoluogo e l’hinterland vicentino. Un piccolo esercito: solo una famiglia su quattro ha poi dimostrato di avere tutti i requisiti richiesti, ma l’iniziativa “offre ai ai servizi sociali un’importante mappatura del bisogno” avverte l’assessore al Sociale del Comune di Vicenza Isabella Sala. E tutte le domande, anche quelle non in regola con i requisiti, sono state segnalate all’Inps.

Con Sala e Luca Cavinato, presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 6 Vicenza, stamattina si sono riuniti i rappresentanti dei 39 Comuni dell’area dell’Ulss 6. E’ emerso che sono già 682 le famiglie del territorio dell’Ulss che si sono rivolte ai servizi sociali, dal 2 settembre ad oggi, per accedere al sostegno per l’inclusione attiva “Sia”: ovvero lo strumento statale di contrasto alla povertà, costituito da un assegno mensile di 80 euro per persona (fino a un massimo di 400 euro per famiglie con 5 o più componenti) per un anno, accompagnato da un progetto personalizzato di uscita dallo stato di bisogno.

Il progetto “Sia” è rivolto a nuclei familiari in possesso di specifici requisiti e, seppur per questo destinato a un numero circoscritto di famiglie che versano in condizioni economiche molto disagiate, risulta, estremamente importante per i servizi sociali che, grazie all’esame delle istanze pervenute, stanno mappando e monitorando una fascia di popolazione prossima alla povertà assoluta, per le quali attivare aiuti alternativi.

“Grazie alla raccolta delle domande che il Comune di Vicenza, in quanto ente capofila del progetto, sta effettuando dai primi di settembre ad oggi – ha dichiarato l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala – siamo riusciti ad avere una fotografia, seppur parziale, della situazione di povertà assoluta presente nel territorio dei 39 Comuni dell’Ulss 6. Accanto al 25 per cento di famiglie che riusciranno ad accedere al beneficio Sia, infatti, c’è una fetta di popolazione che non è in grado di accedere ad alcun sostegno economico: mi riferisco ai cinquantenni ancora lontani dalla pensione, alle persone in fragilità estrema, agli stranieri privi di una carta di soggiorno di lunga durata. La nostra scelta come conferenza dei sindaci è stata quella di inviare comunque tutte le domande all’Inps, anche a fronte di un possibile diniego, al fine di riuscire a tracciare un quadro completo dei cittadini in difficoltà economica e, quindi, iniziare a pensare ad altre misure di sostegno”.

“Quello che riteniamo davvero utile nel contrasto alla povertà è l’individuazione e attivazione di risorse nel territorio che possano essere di sostegno reciproco fra famiglie – ha aggiunto l’assessore Sala –, piccoli aiuti reciproci materiali possono creare grandi occasioni di fiducia e serenità e aiutare ad uscire da circuiti di difficoltà nella direzione di un futuro più autonomo e positivo”.

Come funziona il beneficio

Per beneficiare del sostegno per l’inclusione attiva non è sufficiente un Isee inferiore o uguale a 3 mila euro, ma all’interno del nucleo deve esserci un componente minorenne o, in alternativa, un figlio disabile o, ancora, una donna in stato di gravidanza accertata. Sono richiesti, inoltre, alcuni requisiti economici, ovvero è necessario non beneficiare di altri trattamenti di valore superiore a 600 euro mensili o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati (NASPI, ASDI,…) come pure essere privi di beni durevoli di valore (autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda).

Dal 2 settembre il Comune di Vicenza raccoglie le domande dei nuclei familiari per conto dei 39 Comuni della conferenza dei sindaci dell’azienda Ulss n. 6, attraversi i tre sportelli sociali di Vicenza, Sandrigo e Noventa Vicentina. È possibile presentare domanda fino al 30 ottobre 2019.

Il Comune successivamente inoltra la domanda all’Inps che provvede alla verifica delle condizioni previste dal decreto 26 maggio 2016 (ISEE, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.) assegnando un punteggio, fino a un massimo di 45 punti, e si occupa della conseguente disposizione dei benefici economici.

Chi sarà ammesso al progetto, in quanto totalizza 45 punti, potrà contare, infatti, su una card precaricata inviata al beneficiario da Poste Italiane (carta Sia) che consentirà a ciascun componente di beneficiare, per un anno, di 80 euro mensili (fino a un massimo di 400 euro per famiglie con 5 o più componenti) da utilizzare per acquisti di generi di prima necessità (alimentari, farmaci, spese scolastiche, energia elettrica (al momento solo se utente Enel).

Dovrà, però, aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa per uscire dalla situazione di povertà, pena la sospensione del sostegno, che rappresenta la “parte attiva” del Sistema di Inclusione Attiva.

Il progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità, e implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e minori individuati sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni come, ad esempio, la partecipazione ad attività di formazione, l’inserimento in aziende per tirocini formativi, consulenze per la ricerca di un lavoro, servizi educativi per i bambini. Per tutti è previsto l’accompagnamento da parte di assistenti sociali ed educatori.

L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

Per la realizzazione dei progetti personalizzati il governo ha messo a disposizione ulteriori 735.134 euro che, per il territorio dell’Ulss 6, saranno gestiti dal Comune di Vicenza.

Istanze presentate dal 2 settembre ad oggi

Ad oggi su 682 istanze presentate, 198 sono state respinte in quanto prive di tutti i requisiti richiesti mentre 484 sono oggetto, in questi giorni, di esame da parte dell’Inps.

Delle 198 domande che sono state respinte (e, indirizzate, pertanto ad altri servizi in base all’esame delle istanze presentate), 67 erano prive dei requisiti familiari, 70 avevano un Isee superiore ai 3 mila euro, 42 erano senza il titolo di soggiorno, mentre in 19 casi si trattava di residenti fuori dal territorio dell’Ulss 6.

Per quanto riguarda i 484 appuntamenti prenotati con operatori Inps, sono 249 le famiglie italiane, mentre 235 quelle composte da stranieri.

Sempre considerando il numero complessivo di appuntamenti, 300 riguardano cittadini residenti a Vicenza.

Le famiglie che hanno già sostenuto un colloquio con gli operatori sono già 229, per tutte le altre sono stati fissati appuntamenti.

La quasi totalità delle famiglie che ha fatto richiesta, pari a 436, vede la presenza di figli minorenni, mentre sono 43 i nuclei composti da almeno un genitore con un figlio disabile maggiorenne e 5 le donne sole oltre il sesto mese di gravidanza.