Commando armato prende d’assalto la ditta di preziosi. Dipendenti imbavagliati

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Il luogo dove è avvenuta la rapina di giovedì a San Giuseppe di Cassola

Bottino di svariate migliaia di euro in gioielli e metalli preziosi, tanta paura ma nessun ferito. E’ questo il bilancio parziale il giorno dopo l’irruzione di un commando armato alla Gmp di San Giuseppe Cassola, dove i dipendenti stavano concludendo il turno di lavoro del mattino intorno a mezzogiorno. Tutti sarebbero stati imbavagliati e con le mani legate, oltre che minacciati dalla banda di malviventi, che nel frattempo ha arraffato il bottino per poi svignarsela, facendo perdere ogni traccia.

L’azienda si trova nella frazione di Cassola, a due passi da Bassano, in via Monte Asolon. in un’area a prevalenza commerciale. L’acronimo della denominazione sta per Galvanica Metalli Preziosi, impresa affermata del settore orafo di proprietà di Giovanni Bernardi e Maria Pia Moccellin e presente nel tessuto produttivo locale da oltre 35 anni.

Terrore puro quello provato dai pochi operatori specializzati presenti ieri poco dopo mezzogiorno, nel corso della pausa pranzo, quando tutti si sono resi conto che non si trattava affatto di uno scherzo, ma di una rapina a mano armata. Con un piano elaborato nei dettagli, come dimostra l’orario non certo casuale prescelto per fare irruzione. Scene da film d’azione, con banditi a volti travisati e arma in pugno, che sapevano dove andare a mirare per riempire le borse di oro e altri preziosi prima di fuggire.

L’allarme è scattato con la banda già fuori dallo stabilimento, dopo che gli operai, prima legati, sono riusciti a liberarsi dalla stretta e chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri, dando l’ordine immediato di effettuare dei posto di blocco nell’area circostante. Ma, ormai, era troppo tardi: il gruppo di malviventi si era dileguato a bordo probabilmente di un’unica auto, che nessuno avrebbe visto e che probabilmente sarà stata abbandonata pochi minuti dopo il colpo.

Oltre ai rilievi sul posto, qualche indicazione utile potrà essere fornita ai militari dal circuito di videosorveglianza, ma la caccia ai banditi agli albori dell’indagine si preannuncia come un grattacapo difficilissimo da districare. Il fatto di cronaca registrato a ieri si è svolto praticamente in contemporanea con l’incidente stradale di Bassano, nella quasi omonima via Monte Asolone, concluso con la morte di una 29enne.