Donna aggredita dall’ex in sala slot: è stata dimessa, su braccia e volto i segni della violenza

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L'ospedale San Bassiano

Un contenzioso in Tribunale eredità della separazione, come spesso accade in questi casi, turbolenta, e soprattutto un’indole aggressiva, a tal punto da assalire l’ex compagna sul luogo di lavoro (a Marostica) e, se sarà poi confermato dai giudici in sede di sentenza, con l’intenzione di uccidere. Si trova in carcere G.B., dopo l’aggressione rabbiosa nei confronti dell’ex moglie, bloccata da una cliente che le ha salvato probabilmente la vita, con accusa di tentato omicidio. E con una serie sostanziosa di aggravanti future, dopo la ricostruzione di una vicenda precedente al fatto di cronaca, costituita da molteplici episodi di minacce e violenze, una reale persecuzione ossessiva.

Coinvolti in questo drammatico susseguirsi di eventi i due figli messi al mondo nel corso dell’unione tra la vittima e l’aggressore, oggi entrambi maggiorenni e sempre vicini alla madre. Dopo le dimissioni dall’ospedale, la donna – di lei e dell’ex marito non forniamo l’identità in rispetto della privacy per non renderla riconoscibile – sta affrontando il periodo di prognosi di guarigione stabilito dai medici del San Bassiano, che nella notte tra sabato e domenica l’hanno presa in cura. Dovrà subire medicazioni periodiche, e potrebbe portare sul volto per sempre i segni della violenza altrui, di chi un tempo aveva scelto come compagno di vita e rivelatosi una persona violenta e vendicativa.

Un femminicidio sventato in extremis, che si presume pianificato visto che il 45enne di Rosà si è recato – armato di coltello – sul posto di lavoro della vittima, impiegata in una sala slot, giochi e scommesse di Marostica. Le indagini in corso dei Carabinieri della compagnia di Bassano mirano a ricostruire gli attimi precedenti alla furia dimostrata dall’uomo, sulla scorta delle testimonianze dei clienti – tra cui la donna che ha preso le difese dell’aggredita messa all’angolo e picchiata – e la videosorveglianza interna.

Calci, pugni, e un coltello che sbuca dai vestiti, da cucina, della lunghezza di 14 centimetri. Poi il sangue, le urla e infine le sirene dell’ambulanza inviata dal 118 nel centro scommesse di via Monte Grappa a Marostica. Fino all’arrivo dei militari con tre gazzelle e l’arresto di G.B., pare ancora con il coltello in mano e macchie di sangue sui vestiti, in piena flagranza. Fosse anche fuggito in tempo, gli investigatori avrebbero immediatamente collegato al fatto l’ex marito, pregiudicato e la cui attitudine al ricorso alla violenza sarebbe documentata da altri episodi analoghi pur se meno cruenti. La 42enne vicentina, intanto, veniva trasportata d’urgenza in ospedale.

Grave una donna, pestata e accoltellata dall’ex sul posto di lavoro

Sarò dimessa all’indomani, dopo le medicazioni in ospedale e gli accertamenti mirati, e con la raccomandazione di prestarsi alle medicazioni quotidiane richieste per risolvere o comunque attenuare gli effetti dei tagli agli avambracci e al volto. L’ex, intanto, è sotto custodia a vista in una cella del carcere di Vicenza.

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