Prima le “scaramucce” alla guida, poi l’aggressione e l’auto rubata. Denunciati due fratelli

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una macchina dei carabinieri davanti all'ingresso della caserma di Bassano del Grappa

Ad un mese e mezzo circa da un episodio di violenza, avvenuto in luogo pubblico a San Giuseppe di Cassola, i Carabinieri della compagnia di Bassano hanno chiuso le indagini e sono oggi convinti di avere individuato i responsabili di un’aggressione a persone e del successivo furto di un’automobile. Sono in due i presunti artefici, fratelli tra loro: giovani uomini di 29 e 32 anni, di nazionalità moldava.

Il fatto di cronaca risale alla prima serata di sabato 3 marzo, quando un 40enne di origini dominicane ma residente nel Bassanese è stato picchiato dai due sconosciuti, dopo una “scaramuccia” tra automobilisti in strada. Poco dopo le 21, in Bonaventura nel Comune cassolese.

Un colpo di clacson di troppo a quanto ricostruito per una vettura – una monovolume – che si attardava a riprendere la marcia a uno stop, poi lo scherno da con degli zig-zag in strada impedendo il sorpasso (creando una situazione di potenziale pericolo) e infine il faccia a faccia una volta che i due giovani sono scesi dal veicolo con evidenti brutte intenzioni. Poi testimoniate, nei fatti, dalle tumefazioni riportate dalla persona percossa, oltre a vari dolori lamentati per le botte subite, tutte evidenze poi confermate dal referto di pronto soccorso.

L’aggressione si è concretizzata in “due contro uno”, mentre l’amica seduta a fianco del 40enne centramericano al volante poi aggredito ha attirato l’attenzione di alcuni residenti con le sue urla, di fatto salvandolo da guai ancora peggiori. I due energumeni sarebbero quindi fuggiti, uno a bordo della sua automobile, l’altro salendo sull’utilitaria del ferito, poi ritrovata nel corso della notte nelle vicinanze. Si saprà poi che i due connazionali e per di più consanguinei sono soggetti regolari in Italia, con domicilio a Bassano del Grappa.

Rapina e lesioni personali in concorso costituiscono i capi di accusa formalizzati a carico dei futuri imputati, di cui dovranno rispondere in Tribunale a Vicenza, ma nel frattempo a piede libero. Alcuni tra i residenti del posto, quella sera, avrebbero assistito alla concitata scena di violenza e fornito testimonianza utili alle indagini dei militari dell’Arma. Tra questi un carabinieri fuori servizio che, di fatto con il suo intervento, ha favorito il distacco tra i due picchiatori e la vittima, andando a soccorrerlo.