Regolamento di conti tra adolescenti in Prato Santa Caterina: individuati i 7 responsabili

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Prato Santa Caterina a Bassano, luogo di ritrovo per gli adolescenti del territorio

A poco meno di un mese e mezzo di distanza dalla mega rissa che aveva portato in Prato Santa Caterina centinaia di ragazzi per “assistere” agli atti di violenza, la polizia ha individuato e segnalato alle procure di Vicenza e di Venezia (per i minorenni) sette ragazzi. Secondo gli investigatori, che hanno svolto un lungo lavoro per identificare i responsabili, i giovani in questione lo scorso sabato 16 settembre hanno aggredito violentemente un cittadino di origine magrebina. Il ragazzo malmenato ha riportato lesioni giudicate guaribili dai medici in una decina di giorni.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia di Bassano,  dopo alcuni “inviti” minacciosi, quel sabato il magrebino appena arrivato nella zona del campo da basket è stato colpito da più persone in più parti del corpo, con accanimento violento anche quando  si trovava a terra. Per gli investigatori si tratta, quindi, “di un regolamento di conti tra bande di giovani con evidenti problemi di adattamento, molti dei quali con pregiudizi di polizia. Pratiche violente che risultano molto utilizzate spesso per motivi futili, alcune volte legate al traffico di stupefacenti, sempre sotto l’effetto di sostanze psicotrope associate all’ abuso di alcol”.

Il caso aveva fatto clamore a Bassano e non solo, tanto da aver preoccupato le istituzioni e l’opinione pubblica. In relazione alla turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica, verificate alcune incongruenze e anomalie delle prime notizie, le forze dell’ordine hanno intervistato molti giovani che, anche sui social network, apparivano alquanto interessati alle violenze. Così, la polizia di Bassano ha ricostruito l’accaduto con decine di verbalizzazioni che hanno sostanzialmente confermato l’antagonismo tra giovani del comprensorio pedemontano confluito nell’happening violento di Prato Santa Caterina.

Il quadro che si è presentato agli investigatori è composto da minorenni e maggiorenni – italiani ed extracomunitari – molti dei quali non studenti, altri iscritti alla scuola dell’obbligo ma non frequentanti. La polizia fa sapere che “al fine di non lasciare soli i dirigenti scolastici con rigide e formali comunicazioni, oltre a quanto già proposto e intrapreso nei giorni scorsi con specifici laboratori rivolti al mondo scolastico, elencherà ai vari servizi sociali tutti i giovani minorenni interessati, per un possibile recupero del loro stato di disadattati, che qualora continuasse andrebbe certamente e velocemente a completarsi con la delinquenza”.