Centrale idroelettrica di Rosà, lavori quasi ultimati

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In un periodo socio-culturale in cui trova sempre più spazio la cura dell’ambiente e l’utilizzo di energie alternative, anche le aziende vogliono fare la loro parte orientandosi all’utilizzo di elettricità autoprodotta.

E’ il caso del Consorzio di bonifica del Brenta che ha deciso di investire in energie rinnovabili tendendo così la mano al green. Sarà ultimata a breve la realizzazione della centrale idroelettrica che presenta uno stato avanzato dei lavori e trova la sua collocazione a Rosà in zona Ponte Paoletti.

Nella mattinata di ieri, lunedì 6 dicembre, è stata posta in sede l’elica della turbina che sarà il motore della centrale, per un intervento atteso ed al contempo spettacolare. Non ha voluto mancare all’appuntamento il presidente del Consorzio, Enzo Sonza: «Questa centralina contribuirà al bilancio tanto economico quanto ambientale del nostro Consorzio. Produciamo una volta e mezza l’energia che consumiamo ma questa ci costa molto di più e purtroppo lo sbilancio economico rimane negativo. Non per questo rinunciamo ad investite in energia green».

Con uno sguardo generale, il Consorzio è proprietario di 8 centrali idroelettriche nel territorio di competenza: 4 sono attive a Bassano del Grappa, una a Mestrino, a Galliera Veneta, a Grantorto e la più recente, inaugurata nel 2019 è in funzione ad Isola Mantegna nel comune di Piazzola sul Brenta. Sfruttando i salti d’acqua sui canali consortili, le turbine permettono una produzione annua di 13 milioni di chilowattora, pari alla corrente elettrica consumata da una città come Roma nell’arco di un mese. Ad integrare l’energia ad oggi prodotta entrerà in servizio all’inizio del nuovo anno la nona centrale idroelettrica del Consorzio attualmente in costruzione sulla roggia Dolfina lungo la SP 59 “Granella (via Giotto) a Rosà.

L’impianto ha subito un lungo iter istruttorio, in stallo sino alla fine dello scorso anno. Approfittando dell’asciutta stagionale, nel mese di marzo 2021 sono stati realizzati alcuni lavori propedeutici, compreso un canale di by pass temporaneo per poter lavorare anche in seguito, lasciando in asciutta il cantiere e mantenendo i deflussi idrici verso valle, a favore degli usi delle acque. La centralina è inserita all’interno della roggia su terreni acquisiti dallo stesso Consorzio. L’impianto è realizzato in corrispondenza della curva della roggia Dolfina dopo la quale inizia il tratto parallelo alla Provinciale con un arretramento di circa 90 metri del precedente salto idraulico. Tale salto varierà da 2,16 metri a 2,66 metri in base alle portate fluenti (variabile tra 2,2 e 6,9 metri cubi al secondo). Il tratto di canale posto a monte della svolta su via Baggi, diverrà la vasca di carico del nuovo impianto e, parallelamente a questa, sarà inserito un canale scolmatore con funzione di sicurezza, in cui potrà sfogare attraverso un apposito sfioratore. Nel progetto complessivo di realizzazione dell’opera, con l’obiettivo di massimizzare la compattezza per un minor impatto, sono inseriti vari accessori e dispositivi, tra cui lo sgrigliatore automatico che favorirà anche un’azione di disinquinamento delle acque, con ulteriori benefici ambientali.

La potenza utilizzabile sarà pari a 112 chilowatt, con una produzione annuale di circa 700 mila chilowattora. Nel quadro economico, il costo di realizzazione verrà pareggiato in pochi anni grazie alle agevolazioni tariffarie per le fonti di energia green ed i successivi introiti verranno reinvestiti dal Consorzio a servizio del territorio. Notevole anche il vantaggio in termini ambientali. Con questa nuova centrale idroelettrica, infatti, si risparmia ogni anno un consumo di circa 140 mila kg. di petrolio e si evita l’immissione in atmosfera di 400 mila kg. di Co2.

«Nel nostro ruolo – spiega il presidente, Enzo Sonza – non ci limitiamo solo a gestire il corso delle acque sfruttandole al meglio per l’irrigazione e difendendoci, al contempo, da violente precipitazioni, ma ora più che mai guardiamo all’acqua come fonte di energia alternativa. Abbiamo per questo in programma la realizzazione di altri impianti, anche minori, che possano sfruttare i salti d’acqua nei vari canali, permettendoci così nei prossimi anni di raddoppiare l’energia elettrica prodotta». Anche grazie a queste azioni, il Consorzio ha ottenuto la Certificazione ambientale ISO 14001.