Morte di Michele Merlo: la famiglia deposita una nuova memoria in Procura

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Michele Merlo, in arte Mike Bird

La famiglia di Michele Merlo, il cantante 28enne di Rosà morto il 6 giugno 2021 a seguito di una leucemia fulminante diagnosticata troppo tardi, ha depositato nei giorni scorsi in Procura a Vicenza, tramite l’avvocato Marco Antonio Dal Ben una memoria nella quale si chiede di avere una risposta nel più breve tempo possibile rispetto all’indagine a carico per ora di un unico imputato: il medico di medicina generale dello stesso giovane, Vitaliano Pantaleo. Lo scrive il Corriere del Veneto.

Il documento fa riferimento all’incidente probatorio che lo scorso 29 settembre si era concluso con l’esame dei periti nominati dalla Procura stessa, dopo il quale non si sono più registrati sviluppi giudiziari.

La perizia: “Michele Merlo si sarebbe salvato se la diagnosi fosse stata corretta”

La memoria sottolinea come “l’esito avrebbe visto confermata la condotta gravemente colposa, in particolare sotto il profilo della negligenza, tenuta dal dottor Vitaliano”, che sarebbe responsabile di non aver ipotizzato che i grossi ematomi che Merlo presentava (in particolare su una coscia) potessero avere un’origine non traumatica e che fossero, invece, proprio un sintomo evidente della grave patologia che poi è risultata essergli fatale.

Un contest per ricordare Michele
La famiglia da quel sei giugno 2021 non smette di portare avanti iniziative benefiche in ricordo dell’ex cantante di Amici. Attraverso l’Associazione Romantico Ribelle ha lanciato infatti un contest pergiovani artisti come Michele: si chiama “Credici sempre” e le iscrizioni sono aperte fino al 25 maggio. Il concorso darà la possibilità a un artista di produrre e pubblicare un brano con un’etichetta discografica indipendente.