Il furgone di una famiglia sinti va a fuoco. Nessun allarme, probabile un corto circuito

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Sembra dissolversi l’ipotesi di una mano dolosa dietro all’incendio che domenica sera, in un piazzale di Solagna, ha incenerito un autocaravan utilizzato da una famiglia di origini sinti, stanziatasi e residente da anni nel piccolo paese che costeggia la sponda del Brenta. Il veicolo era parcheggiato nelle vicinanze dell’abitazione, distante da altre auto.

I vigili del fuoco del distaccamento di Bassano del Grappa, allertati alle 19.30 circa dalla centrale operativa l’altro giorno, si sono avviati sui mezzi di emergenza del 115 verso via Villanova, trovando il furgone camperizzato nel parcheggio già avvolto dalle fiamme. Si trattava di un Fiat Fiorino, andato completamente distrutto.

Il timore paventatosi nelle prime ore successive che potesse trattarsi di un “avvertimento” o comunque di un incendio con matrice dolosa si darebbe fugato dopo le prime verifiche sul vecchio mezzo, particolarmente “datato” e quindi facilmente esposto a eventuali guasti. Si pensa quindi a un cortocircuito interno come causa delle fiamme scaturite dal vano motore. Nessuno si è fatto male, tanta la curiosità da parte di abitanti della zona che si trovavano in casa in quei frangenti e hanno assistito alle operazioni dei pompieri bassanesi.

Dopo aver spento il rogo e messo in sicurezza l’area intorno, si è provveduto alla rimozione del furgone, o almeno di ciò che ne è restato. Il proprietario del veicolo si trovava in casa con i familiari quando è stato dato l’allarme incendio, e non si era accorto di nulla. Dal comando provinciale dei vigili del fuoco – sede a Vicenza – non sono state diffuse immagini dell’intervento, mentre i rilievi sull’episodio sono affidati ai Carabinieri della stazione locale di Solagna, facenti parte della compagnia di Bassano del Grappa.