Tocca la ruota mentre era “in scia”. Caduta fatale dalla bici da corsa per un pensionato

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L'elisoccorso (immagine d'archivio)

La piccola comunità di Cusinati divisa tra Rosà e Tezze sul Brenta piange in queste ore un suo concittadino molto conosciuto in paese, un pensionato di 78 anni vittima ieri alle 10.45 di un incidente in bicicletta da corsa. E’ spirato all’ospedale di Treviso, dove era giunto in condizioni critiche. Si tratta di Alberto Baggio, un uomo che amava lo sport nella sua essenza e che, nonostante l’età non più così verde, insieme agli amici amava pedalare da ciclista amatoriale esperto quale era.

Proprio questa sua passione gli è costata ieri la vita in seguito a una distrazione avvenuta a San Zenone degli Ezzelini, in località Ca’ Rainati nel Trevigiano appena oltre il confine tra le province e in prossimità del cantiere della Spv, dopo che le ruote lenticolari tra la sua bici e quella di un compagno di uscita che lo precedeva si sono toccate facendogli perdere l’equilibrio per finire in un fossato.

Una caduta rovinosa e sfortunata, con il 78enne a picchiare la testa su alcuni sassi presenti oltre il ciglio stradale. Un trauma al capo che non ha permesso ai soccorritori del 118 di fare molto, nonostante le manovre di emergenza per tenerlo in vita siano state praticate da manuale consentendo di tentare una disperata corsa verso il polo sanitario di Treviso, a bordo di un elicottero d’emergenza giunto sul posto. In ospedale, nel frattempo, si stava allestendo la sala operatoria, purtroppo inutilmente.

Il pensionato vicentino era un ciclista di lungo corso. Come in altre giornate estive stava sfruttando la bella mattinata di sole e con temperatura accettabile per pedalare all’aria aperta con un gruppo di amatori delle due ruote. Erano in cinque ieri, ordinatamente in fila indiana sul lato destro della carreggiata quando è successo l’inimmaginabile. Nessuna manovra pericolosa all’origine della caduta: si è trattato infatti di un imprevisto “tocco” tra le rispettive ruote dei due ciclisti, la posteriore di chi stava avanti con l’anteriore di chi lo seguiva, dinamiche che a volte accadono tra ciclisti ma che spesso si concludono con un rimbrotto tra amici e non, come ieri, con le lacrime più amare da versare.

Un destino crudele ha poi messo insieme i tasselli della drammatica morte di Baggio, che avrebbe sbattuto il capo dove non arriva la protezione del casco, cadendo di peso in un’area con dei sassi anzichè un cordolo di erba che per lunghi tratti costeggia via Veggiane a San Zenone. E perdendo i sensi senza più riprendersi. In prossimità di Ca’ Rainati sono accorsi un’ambulanza del Suem e le forze dell’ordine, poi la richiesta di un’eliambulanza. Il 78enne è stato trasportato ancora in vita verso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dove sarebbe stato sottoposto a un intervento neurochirurgia. Purtroppo anche l’estremo tentativo di restituire speranza ai suoi cari è stato vano: l’anziano vicentino non ha retto al trauma, spirando al suo arrivo.