Ulss Pedemontana, in 400 rifiutano la vaccinazione. Tempi stretti o no vax?

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Da sinistra, la dottoressa Alessandra Corò, direttore del Distretto 2 Ulss 7, il direttore del Sisp Liviano Vianello e il direttore generale Carlo Bramezza

Sarebbero 400 le persone che nell’Ulss 7 negli ultimi due giorni hanno dato forfait alla convocazione per il vaccino. Un dato eclatante, tutto da interpretare: tempi troppo stretti o rifiuto del vaccino in quanto tale?

Su circa tremila chiamate effettuate negli ultimi due giorni dagli operatori dell’Ulss Pedemontana per confermare o fissare l’appuntamento per la vaccinazione anti-Covid, infatti sono stati ben in 400 (il 13%) i cittadini che hanno rifiutato l’invito.

«È un numero troppo grande per passare sotto silenzio – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza – soprattutto perché si tratta in gran parte di cittadini anziani, quindi soggetti fortemente a rischio in caso di contagio. Proprio per estendere il più possibile la copertura vaccinale in questa fascia di età, come Azienda abbiamo messo in campo degli sforzi ulteriori, con un servizio di chiamata attiva in parallelo alle lettere, perché qualche lettera può anche perdersi, ma noi non vogliamo mancare di vaccinare nessuno degli aventi diritto».

«Mi auguro – prosegue il dg dell’Ulss Pedemontana – che alla base di questa decisione non ci sia una contrarierà ai vaccini, sarebbe grave. Come Ulss 7 faremo delle verifiche per capire le motivazioni, contattando a campione alcuni utenti nei prossimi giorni. A tutti quelli che hanno rifiutato la convocazione chiedo però di ripensarci e di prenotarsi: è fondamentale per la loro incolumità e per la salute dei loro cari, oltre che di tutta la nostra comunità».