Spara dal terrazzo su un operaio di colore che cambiava le luci dei lampioni

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Un'auto dei carabinieri

Il colpo è stato esploso con un fucile ad aria compressa e l’autore del gesto, il 40enne Cristian Damian Zangari, è stato denunciato. Ha riferito ai carabinieri che mirava ad altro e ha colpito l’africano per sbaglio.

E’ successo alle 13 nella piazza centrale di Cassola. Un operaio di 33 anni, Lenny Delgado, originario di Capo Verde, era su una pedana alta circa 7 metri intento a cambiare le luci di alcuni lampioni assieme a un collega. I due sono dipendenti di una ditta di impianti elettrici di Vicenza. Ad un certo punto l’uomo ha sentito un colpo sul posteriore, dal lato sinistro. Toccando con la mano, ha visto che era coperta di sangue. “Mi hanno sparato” ha detto al collega: sconvolto, questi l’ha aiutato a scendere e poi portato nell’atrio del municipio. Assieme ai dipendenti comunali hanno chiamato il Suem 118 e i carabinieri. Mentre due pattuglie di militari arrivavano sul posto – quella del Norm e quella della stazione di Romano – il ferito veniva portato in ambulanza all’ospedale (se la caverà con qualche giorno di convalescenza).

I carabinieri hanno esaminato il punto dove l’operaio è stato colpito, deducendo la direzione da cui era partito il colpo. Analizzando i dintorni, hanno setacciato un palazzo di via Martiri del Grappa trovando sul terrazzo condominiale, il tetto, dei pallini di piombo da arma ad aria compressa, compatibili con la ferita. Interrogando gli inquilini hanno notato che Zangari era piuttosto agitato, quindi hanno iniziato a perquisire il suo appartamento. Il 40enne ha deciso di collaborare, consegnando una carabina nera calibro 4,5 mm marca Stoeger con mirino, arma di libera vendita. Agli inquirenti è apparsa subito come l’arma che aveva sparato. E’ stata sequestrata assieme alle munizioni.

Nella casa dell’uomo, che è stato denunciato, non sono stati trovati elementi che fanno pensare ad un gesto razzista. Ignote quindi le motivazioni: pare che l’uomo abbia detto ai militari di aver mirato ad altro, il ferimento è stato un errore di mira.